Palermo, nella notte dell’otto marzo spuntano scritte femministe sui muri della città. FOTO

Libertà di scelta, equo salario, lotta al pregiudizio e al sessismo, diritto all’aborto, no alla violenza sulle donne e al body shaming. Questi alcuni dei temi protagonisti dell’azione collettiva che un gruppo femminista ha affisso sui muri di Palermo nella notte dell’otto marzo.
Sono apparse stamane in luoghi diversi della città, dal centro storico alle periferie, oltre trenta scritte che nero su bianco denunciano la condizione attuale e rivendicano spunti di riflessione sulla condizione contemporanea della donna. L’azione vuole stimolare una riflessione sul ruolo del patriarcato in un paese che ancora fatica a confrontarsi con questa eredità.

Le scritte testimoniano la necessità di accendere un faro sulle questioni di genere partendo da un punto di vista femminista.
Ecco le frasi apparse questa mattina

“Il patriarcato è un virus sociale”

“Guadagniamo il 43,7% in meno degli uomini”

“Lei lo lascia, lui la ammazza”

“Le mimose non curano i lividi”

“La notte vogliamo essere libere, non coraggiose”

“A lavoro siamo brave, non carine”

“No vuol dire no”

“Nessun giudizio sui nostri corpi”

“Quello di cura è lavoro”

“Nessuna obiezione sulle nostre scelte”

“Proteggete le vostre figlie, educate i vostri figli”

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