IL TE’ SICILIANO RISALE AL 950 D.C.

Non tutti sanno che in Sicilia nasce spontaneamente la pianta del tè ed è simile al tè nero, in particolare si trova nella Riserva naturale orientata Oasi Faunistica di Vendicari che è sita in provincia di Siracusa precisamente tra Noto e Marzamemi. Questa qualità spontanea di tè cresce vicino al timo formando nel terreno argilloso macchie di colore verde e rosa.

Altri luoghi in Sicilia in cui la pianta del tè cresce spontaneamente si trovano nella provincia di Ragusa ed in particolare nella cittadina di Ferla che fa parte del circuito dei borghi più belli d’Italia.

La coltivazione del tè in Sicilia può davvero dirsi una tradizione, dato che risale al 950 d.C. anche se sono davvero in pochi ad averla conservata e tutelata.

Le proprietà del tè nero sono da collegarsi anzitutto ai flavonoidi, sostanze notoriamente antiossidanti che contribuiscono all’eliminazione del cosiddetto colesterolo cattivo.

Il fluoro presente nel tè nero proteggerebbe anche contro la placca e la carie dei denti. Infine, altre preziose proprietà del tè nero, sarebbero in grado di favorire la densità minerale delle ossa, in particolar modo nelle donne, per cui è utilissimo il suo consumo nella delicata fase della menopausa. Il tè nero sembrerebbe contribuire a rallentare la progressione del morbo di Alzheimer e a combattere il raffreddore, innalzando le difese immunitarie.

Oltre al contenuto di caffeina bisogna prestare attenzione all’assorbimento del ferro, poiché il tè nero lo rallenta. Per chi soffre di anemia o per i vegetariani o vegani è maggiormente consigliato il consumo del tè nero lontano dai pasti.

In generale, il consumo di tè nero, trattandosi di una bevanda stimolante, è più indicato per il mattino o per il pomeriggio, piuttosto che per la sera, e in ogni caso può essere controindicato agli ipertesi.

Marzia Paladino

 

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