Grillo & Gambero protagonisti per una sera a Marina di Ragusa.

13 Ago 2018 09:30

Il Grillo di Tenuta Bastonaca protagonista di una piacevole serata all’interno del lido Baja sul lungomare Andrea Doria di Marina di Ragusa. Un Sold Out la cena tenutasi nei giorni scorsi che ha riscosso numerosi consensi e apprezzamenti. Con la compagnia dei proprietari dell’azienda vitivinicola, Silvana Raniolo e Giovanni Calcaterra, si è bevuto, mangiato, ascoltato musica ma soprattutto si è assistito agli interessanti intermezzi condotti con simpatia da Gianna Bozzali e che di volta in volta puntavano a mettere in risalto le peculiarità dell’ultima annata del vino proposto per la serata.

Per iniziare un interessantissimo discorso sulle caratteristiche del Grillo tenuto dal sommelier Giovanni Carbone che ha voluto sottolineare le qualità aromatiche e organolettiche del vino. Il Grillo di Tenuta Bastonaca nasce e cresce nella terra del Cerasuolo di Vittoria da cui trae la mineralità che si può sentire all’assaggio, insieme alle fragranze di limone e gelsomino. Questo vino prettamente estivo, affinato in acciaio, è ideale per piatti leggeri e aperitivi, meglio ancora se in compagnia. Una delle particolarità che rendono speciale questo vino e questa tenuta, è la coltivazione dei vitigni ad alberello, un tipo di coltivazione antica, faticosa e non semplice e del tutto biologica.

Ottimo e variegato il sushi preparato da Maurizio La Grua coadiuvato dallo chef del lido Baja Fabrizio Mangani. Oltre al sushi e la tempura di verdure, hanno riscontrato grande successo anche i ravioli ripieni di gamberi e zucchine, uno delle prelibatezze preparate dal Pastificio Licitra. Simpatici e bravissimi anche i Chocabeck, il trio musicale che ha accompagnato tutta la serata con dei grandi classici reinterpretati con gusto e stile. Un successo che siamo sicuri si ripeterà anche per la prossima serata organizzata sempre all’interno del lido Baja, il 31 agosto, dal titolo “Fritto & Frappato” che abbinerà varie fritture al Frappato di Tenuta Bastonaca.

contributo editoriale di Marco Dell’Albani