CONCLUSA LA VISITA UFFICIALE IN ITALIA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI TURCHIA

La Visita Ufficiale del Presidente della repubblica di Turchia in Italia  si è conclusa  e,  da quanto riferito  dai diretti interessati, si è trattato di un grande  e positivo evento che sancisce ancora di più gli ottimi rapporti fra i due Paesi.  L’ultima visita di un  Capo di Stato della “Mezza Luna”  nel nostro Paese risale al 2007, seguita nel 2009 dalla visita in Turchia del Presidente Napolitano.  L’accoglienza riservata al Presidente Abdullah, alla sua consorte unitamente  al folto gruppo  di collaboratori, diplomatici  e di circa 180 imprenditori  facenti parte  della delegazione  che  hanno soggiornato a Roma  nei  4 giorni di visita è stata impeccabile e molto apprezzata dal  Presidente. Relazioni politiche «perfette», cosi come le ha definite, S.E. Abdullah Gul, un grande feeling a livello diplomatico, e «ancora molto da fare sul piano economico, sia commerciale che degli investimenti». Italia e Turchia potranno compiere ancora molta strada insieme. Lo ha sostenuto con forte energia  il capo di Stato Gul, e lo hanno ribadito il vicepremier di Ankara, Ali Bababan, il ministro degli Esteri, Bonino, il viceministro per lo Sviluppo economico, Carlo Calenda, e il vicepresidente di Confindustria, Aurelio Regina, intervenendo al primo «Matching Italia-Turchia», organizzato nella splendida cornice  di  Villa Miani a Roma,  dall’agenzia del sistema camerale Network Globale per l’internazionalizzazione di micro, piccole e medie imprese, in collaborazione con i Ministeri degli Esteri e dello Sviluppo Economico ed Ambasciata di Turchia in Italia. L’Italia è il quarto partner commerciale della Turchia, con circa 1.100 aziende del Belpaese presenti sul Bosforo, ma sono «ancora troppo pochi» i 21,3 miliardi di dollari di interscambio complessivo fra i due Paesi, ha sostenuto Gul. «Sono ancora troppo bassi gli investimenti diretti e sul Bosforo: dei 550 miliardi di Ide, dalla Penisola ne giungono da noi soltanto 4 miliardi», ha sottolineato Gul.  Negli ultimi 12 anni l’economia turca è cresciuta del 67%, ha ricordato dal canto suo il presidente dell’Unione delle Camere di Commercio turca, Rifat Hisarciklioglu. Malgrado gli ultimi anni di crisi economica mondiale, «negli ultimi sei anni abbiamo retto bene, riuscendo a creare 6 milioni di posti di lavoro», ha rammentato Hisarciklioglu.  Anche il debito e il deficit sono «sotto il livello richiesto da Maastricht». Il Presidente Napolitano  ha aggiunto di rilanciare i negoziati per l’adesione della Turchia all’Unione europea. Tuttavia, ha evidenziato che la questione di Cipro pone una difficoltà nel processo di adesione.  Il Presidente della Turchia ha continuato dicendo che l’economia turca è più stabile rispetto a quella dell’Europa e che non soffre delle difficoltà incontrate da questa. L’economia turca è stata descritta come in continuo sviluppo mentre in Europa ci sono molte difficoltà economiche.  Al termine del suo discorso, Gül ha ringraziato l’Italia per il suo sostegno alla Turchia nei negoziati con l’Ue e ha aggiunto che ci sono alcuni ostacoli politici durante nel processo di adesione.  Oltre agli argomenti ufficiale e di protocollo, i due capi di Stato hanno parlato della guerra in Siria, al centro del dibattito internazionale di questi giorni dopo il vertice di Ginevra.  IL Presidente Napolitano  ha detto “Con il presidente Gul abbiamo toccato il tema della Siria… lavoriamo insieme, anche nella conferenza Ginevra 2, per bloccare lo scontro armato e dare vita, anche attraverso formule di transizione, a una forma politica di quel conflitto”,  L’impegno della Turchia e l’Italia si concentra su . Napolitano ha fatto presente  che : “per dare sbocco a una situazione di conflitto lacerante e sanguinoso, che ha provocato enormi perdite di vite umane e un flusso di profughi verso i paesi confinanti tra i quali la Turchia che generosamente si è assunta la responsabilità di ospitare 700 mila profughi”,  Nell’agenda del semestre della presidenza italiana la Turchia occupa un posto importante con il processo di adesione all’Unione europea. Su questo tema Gul ha detto: “Esistono molte contraddizioni nella qualifica tecnica delle negoziazioni politiche. Il fatto che vengano cancellati sarà il migliore esempio di cooperazione per la Turchia e l’Ue”.

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