Ricordato il maestro Pippo Flora

Era un’Artista molto amato e conosciuto, non solo ad Agrigento, Il Maestro Pippo Flora era considerato l’anima musicale e culturale della città dei templi. 

Fino all’ultimo aveva voluto rimanere a vivere, nella sua grande casa alla Rupe Atenea, “il posto più bello di Agrigento – diceva”, con la vista sulla Valle dei templi e sul mare. Qui traeva ispirazione per le sue celebri composizioni musicali tra cui “Il canto dell’alba” in omaggio al sorgere del sole, che in un certo senso è diventato “l’inno ufficiale” della Valle dei templi. 

Figlio di Francesco Flora, mitico direttore della banda musicale di Agrigento, Pippo, pur essendo laureato in agronomia, aveva prestissimo seguito il padre nella grande passione verso la musica. Musicista vulcanico e raffinato, Flora non aveva mai voluto abbandonare Agrigento, rimanendo per tutta la vita lavorativa, dipendente del Comune come agronomo (sua l’idea di piantare le alte palme sul lungomare di San Leone). In seguito alla riapertura nel 1995, era poi stato nominato Sovrintendente del Teatro Pirandello; incarico che mantenne fino ad alcuni anni fa. 

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