L’ASP di Ragusa rende noto che, a conclusione della selezione pubblica per titoli e colloquio, è stato conferito al dottore Luciano Carnazza l’incarico di Direttore della U.O.C. Distretto 1 di Ragusa, con durata quinquennale. Il Distretto rappresenta uno snodo essenziale per l’organizzazione dell’assistenza territoriale, in particolare nel quadro delineato dal Decreto Ministeriale n.77/2022, che definisce […]
ARRESTATI DUE EXTRACOMUNITARI CLANDESTINI
09 Mag 2010 20:17
Alle ore 18.00 di ieri, in piazza Senia, personale del Commissariato, in servizio di controllo del territorio, notava un gruppo di persone composto da italiani e da extracomunitari che confabulavano tra loro. Ritenuto che potesse trattarsi di un gruppo dedito alla compravendita di sostanza stupefacente, gli operatori decidevano di appostarsi. Dopo pochi minuti, veniva notato un giovane a bordo di uno scooter che riceveva un involucro da un extracomunitario ed in cambio gli consegnava delle monete. Gli Agenti decidevano di intervenire immediatamente e, mentre la persona a bordo del ciclomotore si dava a precipitosa fuga, lo straniero, successivamente identificato per MRAD Mohamed Alì, cittadino tunisino di anni 27, sedicente, senza fissa dimora, clandestino sul territorio nazionale, veniva bloccato. Nelle mani aveva ancora le monete per un ammontare di 5 euro e, sottoposto a perquisizione, nella tasca del giubbotto gli veniva trovato un pacchetto di sigarette con all’interno 16 stecche di sostanza stupefacente del tipo hashish dal peso complessivo di circa 22 grammi. Il MRAD veniva accompagnato in Ufficio dove veniva dichiarato in arresto per detenzione e cessione di sostanza stupefacente. L’hashish ed i 5 euro venivano posti sotto sequestro. Al termine delle formalità di rito, MRAD Mohamed Alì veniva associato alla casa circondariale di Ragusa a disposizione del magistrato di turno, dr. Marco Rota.
Nella serata di ieri, personale del Commissariato di Vittoria ha tratto in arresto BEN SALAH Messaoud, (nella foto) cittadino tunisino di anni 47, senza fissa dimora, clandestino sul territorio nazionale, perché ritenuto responsabile di lesioni personali aggravate dall’uso di un’arma e dall’aver commesso il reato mentre si trovava in stato di clandestinità sul territorio italiano. Alle ore 20.30 circa, giungeva una segnalazione di aggressione nei pressi della moschea di Vittoria sita in via Ruggero Settimo. Personale dipendente si recava immediatamente sul posto e vedeva un gruppo di persone che stava soccorrendo un soggetto con evidenti macchie di sangue sui vestiti. Subito dopo, dall’interno della moschea, usciva il BEN SALAH brandendo un coltello e cercando di colpire qualcuno. Questi veniva immediatamente disarmato dagli operatori, mentre il ferito, un cittadino algerino residente a Vittoria, in regola con il permesso di soggiorno, veniva condotto in ospedale a bordo di un’ambulanza. Gli Agenti, dopo aver condotto il BEN SALAH in Commissariato, si recavano in ospedale per accertarsi sullo stato di salute del ferito che veniva giudicato guaribile in giorni 5 per escoriazioni alla mano sinistra. Si procedeva, quindi, a ricostruire quanto accaduto e veniva accertato che, poco prima, all’interno della moschea, il BEN SALAH era entrato con un coltello ed aveva aggredito, senza alcun motivo apparente, il cittadino algerino che, dopo la preghiera, era intento a rimettersi le scarpe. I primi due colpi venivano inferti ai fianchi, ma, fortunatamente, il coltello toccava con la parte arrotondata della lama e non procurava lesioni. Al terzo colpo, la vittima si parava con il braccio sinistro e veniva ferito alla mano. A quel punto interveniva un altro cittadino tunisino che riusciva momentaneamente a bloccare l’aggressore dando il tempo alla vittima di uscire dalla moschea. Il successivo intervento di altre persone presenti all’interno della moschea permetteva anche al soccorritore di uscire dal luogo di culto e di chiamare la Volante. All’arrivo di quest’ultima, usciva anche il BEN SALAH che, sempre col coltello tra le mani, cercava di aggredire i presenti. Gli Agenti disarmavano prontamente il cittadino tunisino e lo facevano salire sull’auto di servizio. In Commissariato venivano sentite, oltre che la vittima, alcune persone presenti ai fatti, tra i quali il responsabile della moschea. Tutti concordavano non solo su quanto avvenuto, ma anche nell’evidenziare la pericolosità sociale del BEN SALAH descritto come una persona aggressiva, pericolosa e malvista dai fedeli in quanto già in altre circostanze aveva creato notevole disturbo alle preghiere con minacce ed atteggiamenti aggressivi. Considerato, pertanto, che le lesioni personali aggravate dall’uso di armi prevede l’arresto facoltativo in flagranza e che il BEN SALAH può essere considerato pericoloso per l’ordine e la sicurezza pubblica, il medesimo veniva tratto in arresto e, dopo le formalità di rito, associato alla casa circondariale di Ragusa a disposizione del magistrato di turno dr. Marco Rota.
© Riproduzione riservata