Trasporto aereo Cargo, le proposte dell’on. Giuseppe Digiacomo nel workshop a Comiso

Organizzato dalla locale segreteria del PD, si è svolto stamani a Comiso l’incontro sul tema “Aeroporto di Comiso, oltre i passeggeri le merci. Cargo, Workshop sulla fattibilità”. A moderare il segretario del Pd cittadino, Biagio Taranto. In scaletta gli interventi del sindaco Filippo Spataro, del deputato regionale, Pippo Digiacomo e dell’ingegnere Gianni Scapellato, che attualmente sta lavorando ad uno studio di pre-fattibilità per l’attivazione del trasporto merci dall’aeroporto “Pio La Torre”.
“Abbiamo voluto organizzare questo workshop- ha dichiarato Taranto ad apertura dei lavori- perché riteniamo il progetto Cargo indispensabile per lo sviluppo dell’aeroporto. Comiso deve puntare sul trasporto merci se vuole vivere e soprattutto crescere. Per capire nel dettaglio come sviluppare questo progetto abbiamo invitato sia all’on. Digiacomo, vero padre dell’aeroporto, che l’ingegnere Scapellato, che ha lavorato a fianco dello stesso Digiacomo affinché quello che era solo un sogno diventasse prima un progetto concreto e poi realtà e che oggi lavora allo studio di pre-fattibilità per l’attivazione del Cargo”.
“Se oggi possiamo parlare del progetto Cargo a Comiso- ha dichiarato nel suo intervento il sindaco, Filippo Spataro, e perché l’aeroporto è una realtà grazie al lavoro di un unico uomo, Pippo Digiacomo. Molti cercano oggi di accaparrarsi meriti che non hanno sulla realizzazione di questa struttura, ma sappiamo tutti che l’unico che ci ha creduto sin dall’inizio ed ha portato avanti questa idea, nonostante la massiccia presenza di detrattori, è Pippo. Oggi anche il Cargo, a qualcuno, può sembrare una visione folle, un’utopia, ma con Digiacomo siamo abituati a vedere le utopie trasformarsi in realtà”.
Nel suo intervento, il deputato regionale all’Ars, oggi candidato alle regionali del prossimo 5 novembre, ha ricordato come Comiso sia il primo ed unico aeroporto in Italia nato per volontà del popolo, di un Comune. “I dati degli ultimi mesi parlano di un incremento delle presenze turistiche in provincia di Ragusa di oltre il 40%. Un risultato- ha detto- che certamente è legato all’aeroporto di Comiso, il quale ha permesso a tantissimi stranieri di raggiungere agilmente questa meravigliosa provincia. Non è stato facile riuscire ad ottenere la realizzazione dello scalo comisano. C’erano molte altre città siciliane che, in quel periodo, lottavano per la realizzazione di un aeroporto sul loro territorio, ma abbiamo tenuto duro, lottato e vinto, sconfiggendo chi, ancora oggi, rema contro il nostro aeroporto. In questi anni abbiamo continuato a lavorare per garantirne la sopravvivenza: siamo riusciti, ad esempio, a dirottare al “La Torre” 5 milioni di euro di fondi dal Bilancio regionale. Ora dobbiamo continuare a lavorare, e se me ne darete modo vi garantisco che sarò in prima linea, per il futuro di questa struttura ed il Cargo rappresenta una grossa occasione. D’altronde la ‘mission’ assegnataci dalla Comunità Europea prevedeva, oltre al trasporto passeggeri, anche quello merci che, tra l’altro, è di gran lunga più remunerativo”.
Illuminante l’intervento di Scapellato che ha illustrato nei dettagli cosa significa attivare il trasporto delle merci e come lo scalo comisano potrebbe gestirlo al meglio: “Comiso deve caricare più tipologie di merce, avente direzioni diverse, in uno o due aerei ed inviare questi in un Hub (ad esempio Milano Malpensa). Da lì la merce sarà poi caricata su altri aerei diretti in tutto il mondo. Non possiamo certo permetterci di inviare un aereo in ogni destinazione, che poi rischierebbe di tornare vuoto, dato che la Sicilia non ha grandi numeri in quanto ad importazione. Gli imprenditori locali- ha aggiunto- non debbono solo chiedersi ‘quanto mi costa spedire l’uva o il pomodoro in Germania’, ma quanto posso guadagnarci se lo vendo, ad esempio, in Olanda, in Russia, in Arabia Saudita. Lì i prodotti di questa terra sono molto apprezzati ed acquistati a prezzi che garantiscono guadagni interessanti. Di contro, da Milano l’aereo potrebbe tornare carico di prodotti, ad esempio, acquistati on line dai cittadini di tutta la Sicilia. Ad oggi, infatti, per ricevere un bene acquistato on line si deve aspettare almeno 4 giorni, mentre nel resto d’Italia arriva in uno. Considerando le grandi potenzialità dell’e-commerce, è chiaro che parliamo di un settore in continua crescita”.

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