Tifosi chiaramontani aggrediti a Catania. Lettera del sindaco Gurrieri al collega Bianco

Bruttissima avventura per un nutrito gruppo di tifosi  milanisti di Chiaramonte Gulfi che ieri sera sono andati a Catania per assistere alla partita amichevole con il Betis Siviglia. Purtroppo non è andato tutto bene. All’arrivo a Catania i tre pullman dei tifosi chiaramontani sono stati bloccati nei pressi dello stadio Cibali e presi di mira da alcuni numerosi aggressori. Finestrini danneggiati e perfino pugni e calci nei confronti di un autista e di alcuni tifosi. Una situazione assurda che ha lasciato l’amaro in bocca e rovinato quello che doveva essere un momento di festa.

Il sindaco Sebastiano Gurrieri ha adesso preso posizione.

IMMAGINE DI REPERTORIO

Ecco integralmente la lettera che il sindaco di Chiaramonte Gulfi, Sebastiano Gurrieri ha inviato al collega di Catania, Enzo Bianco.

Caro Sindaco,

ieri sera la sua città ha ospitato un evento sportivo di gran prestigio, mi riferisco all’amichevole Milan – Betis Siviglia. Un appuntamento con il grande calcio che ha portato a Catania tantissimi sportivi, pronti a vivere una serata di sano divertimento.

Ma non per tutti è stato così; non lo è stato di certo per ben ventisette chiaramontani che hanno raggiunto, con tre pulmini le vicinanze del Cibali.

Ecco i fatti. In prossimità dello stadio, all’altezza di un semaforo sono stati presi di mira da 40/50 delinquenti che hanno fermato i mezzi, prendendo a pugni, uno dei tre autisti che ha provato a sottrarsi all’aggressione.

Anche il secondo mezzo è stato fermato e da quel momento è iniziata la scorribanda, derubando buona parte dei ragazzi. In un caso è stato anche affrontato un giovane chiaramontano con un coltello, al fine di derubarlo, come gli altri, di soldi e telefonino.

Solo il terzo pulmino è riuscito a sottrarsi all’attacco violento di questi delinquenti.

Quanto accaduto è stato raccontato al sottoscritto nell’immediatezza, giacché sono stato contattato da alcuni di loro e mi sono precipitato subito a Catania, e lì ho visto questi nostri ragazzi malconci e impauriti per quanto era accaduto.

Ho potuto così costatare che uno di loro era a dorso nudo e chiedendogli spiegazioni, se fosse o meno un gesto di tifo da ultras, mi ha raccontato che era stato anche derubato della maglietta.

Caro Sindaco, ritengo che quanto accaduto sia inqualificabile e non depone al meglio per la sua Catania che con una certa frequenza ospita, su Suo invito, ministri e personalità di rilievo delle istituzioni europee.

Per lei che tiene all’immagine della città, episodi del genere squalificano e offuscano il suo impegno.

E’ di tutta evidenza che occorre in tutti i modi evitare che si ripetano vicende del genere, che ci sia da parte Sua, e ne sono certo, un impegno deciso, in campo nazionale con la politica che conta, per contrastare tali forme di delinquenza, concepite da chi evidentemente sa di godere di una certa e sicura impunità, tanto diffusa in Italia.

Sono certo che la magistratura, su quanto accaduto, farà di tutto per accertare i responsabili di tale violenta aggressione. Ma non basta: per evitare il ripetersi di atti delinquenziali di tale portata,

 

occorre cambiare passo e perché ciò succeda Lei ha tutta l’autorevolezza per rappresentare in campo nazionale questa avvertita necessità, al fine di modificare l’attuale contesto legislativo.

Le comunico, altresì, da quanto riferito dai malcapitati sportivi, che non ritorneranno più al Cibali, e sono certo che tanti altri pacifici cittadini non ci andranno o non torneranno più sugli spalti di uno stadio.

Peccato, una giornata di sport, anzi di grande sporto e di rivalsa dell’intera città, oscurata a causa di questi malviventi che scorazzano indisturbati, convinti di farla franca in quanto le leggi attuali glielo consentono.

Cordialmente, Sebastiano Gurrieri, Sindaco di Chiaramonte Gulfi

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it