Il terremoto del 1693 ricordato a Ragusa. E’ stato un importante momento di riflessione

Si è volta nello spiazzale di Santa Maria delle Scale, tra Ragusa alta e Ragusa Ibla, la quarta Cerimonia Commemorativa delle vittime del terremo dell’11 Gennaio 1693 che distrusse gran parte delle città del Val di Noto.

Presenti le Autorità, le Forze dell’Ordine, i Vigili del Fuoco, i rappresentanti delle Associazioni organizzatrici e una delegazione di bambini di una delle Scuole Elementari di Ibla .

Il prefetto di Ragusa, Mariacarmela Librizzi, nel suo intervento di saluto ha sottolineato quanto alto sia il rischio sismico nella nostra terra e quanto sia importante sensibilizzare la cittadinanza ad essere pronta a fronteggiare possibili eventi sismici.

Di seguito il Sindaco di Ragusa, Federico Piccitto, ha espresso il suo ringraziamento nei confronti delle associazioni organizzatrici ed in particolare modo all’associazione Youpolis Sicilia (la quale ha promosso nel 2013 l’importanza di tale ricorrenza).

Il primo cittadino ha sottolineato l’importanza di fare memoria sia sulla tragedia nella quale molti concittadini persero la vita , ma anche attorno a ciò che successivamente avvenne con la ricostruzione, tra cui le architetture barocche, oggi oggetto di ammirazione da parte di tutto il mondo.

Per l’associazione Youpolis Sicilia è intervenuto il suo Presidente, Ismael Giovanni Scribano, il quale si è soffermato sul concetto di “memoria” come fonte ispiratrice per la Ragusa di oggi e di domani, ed ha sottolineato come, in un momento di tragedia, il popolo ragusano si riscoprì popolo in senso stretto, riuscendo a vedere una Città nuova oltre le macerie.

La cerimonia si è conclusa con un reading teatrale interpretato dalle voci di Matteo Bracchitta e Federica Bisceglia dal titolo “Un caffè tra Terrore e Speranza” scritto e diretto dal Presidente di Youpolis Sicilia.

contributo editoriale a cura di Matteo Burgio

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