Tassa di soggiorno turismo, scoppia la polemica. Insieme e Pd lanciano accuse

Scoppia la polemica sulla tassa di soggiorno a Ragusa dopo la riealborazione da parte dell’Amministrazione comunale.
Il movimento politico “Insieme” che fa capo in città a Maurizio Tumino, contesta apertamente. Stessa cosa il Pd. Ma andiamo con ordine. Questa la nota di Insieme: “Il Sindaco Cassi ed il suo assessore al Turismo dimostrano davvero di avere poco a spartire con la programmazione turistica per il nostro territorio.Rimodulando una ipotesi della precedente amministrazione sull’utilizzo dell’imposta di soggiorno dimenticano, forse volutamente, di coinvolgere il tavolo tecnico previsto dal regolamento sull’effettivo impiego delle somme.

L’osservatorio permanente costituito dalle associazioni di categoria maggiormente rappresentative del territorio nonché dai rappresentanti degli albergatori sono stati tenuti all’oscuro delle scelte perpetrate a danno di una comunità.
Pensare di destinare più della metà della presunta tassa di soggiorno per pagare gli stipendi dei dipendenti comunali del settore culturale fa un torto ai dipendenti stessi perché il pagamento delle retribuzioni non può essere legato ad una presunto gettito straordinario e soprattutto non tiene conto delle finalità previste dalla norma di riferimento di istituzione dell’imposta stessa.

Rilevare che appena l’0,90 per cento di un milione e cento mila euro, ovvero appena 10 mila euro sono rivolti alle manutenzioni, al recupero di beni, di spazi ed aree pubbliche rilevanti per l’attrazione turistica, la dice lunga su quella che è la pianificazione di questa amministrazione nel settore turistico culturale.
La smetta il Sindaco Cassi di girovagare nel tentativo di ingraziarsi la gente di Ragusa e provi ad occuparsi dei problemi della città. Amministrare è una cosa seria: Se non è capace di farlo, tolga il disturbo fin da subito. Revochi immediatamente questa delibera di Giunta, faccia tutti i passaggi propedeutici alla proposta da sottoporre al Consiglio Comunale finanche la convocazione del tavolo tecnico e smetta di tergiversare sulle questioni. Per sviluppare il turismo in Citta occorre partire dalle piccole cose: lo sa il Sindaco Cassi che, attualmente, gli uffici non hanno in dotazione neppure una cartina turistica da dare ai turisti o alle strutture ricettive, lo sa il Sindaco Cassi che, nelle more della realizzazione del parcheggio di Ibla – ma che ci aspetta l’amministrazione a dichiarare il pubblico interesse di quest’opera e consentire l’inizio dell’iter che ne vedrà la realizzazione??? Occorre pensare ad un sistema alternativo di mobilità sostenibile per consentire ai nostri cittadini ed ai tantissimi turisti di potere vivere appieno la nostra Ibla”.

Critiche dure anche dal Partito Democratico di Ragusa: “Scelte di Serie B per una politica turistica che non è quella prevista nel programma del sindaco Cassì. Lo dicono il segretario cittadino del Pd di Ragusa Peppe Calabrese con il capogruppo in Consiglio comunale Mario Chiavola a proposito della delibera 298 del 10 settembre 2018. “Delibera – chiariscono Calabrese e Chiavola – che va revocata mentre i fondi provenienti dalla tassa di soggiorno vanno riposizionati a sostegno di una delle attività che più di ogni altra oggi rappresenta la speranza per una crescita del Pil ragusano ovvero il turismo. Stiamo parlando di un sindaco neoeletto che in campagna elettorale gridava in maniera forte che avrebbe fatto della voce turismo il volano della nostra economia. E, invece, adesso sottrae 573.000 su 1.100.000 euro (cioè il 52%) per pagare gli stipendi ai dipendenti del Comune che si occupano di turismo e di cultura. Caro sindaco, gli stipendi ai dipendenti si pagano dal bilancio e non da entrate extra per le quali, di anno in anno, non si hanno certezze”.
Calabrese e Chiavola aggiungono: “Quasi tre i mesi dall’insediamento e siamo senza bilancio di previsione, navighiamo a vista. Aggiungiamo un po’ di creatività finanziaria, a nostro modo di vedere illegittima, e il risultato ci dà una falsa partenza preoccupante. In questa città non serve un sindaco contabile per chiudere in pareggio uno strumento finanziario privo di qualsiasi programmazione strategica. Serve, invece, un sindaco che applichi strategie vincenti e rivoluzionarie per far sì che da subito si cambi verso al precedente governo che ha parecchio oscurato la città. Purtroppo al peggio non c’è fine. Trasporti, collegamenti urbani con mezzi pubblici, segnaletica turistica, marketing strategico, fare sistema con gli altri comuni del Sud est a vocazione turistica per fare decollare la nostra economia: questa sì sarebbe un’ottima partenza. Pagare gli stipendi ordinari con soldi straordinari provenienti dal turismo, invece, è da Serie B.
Invitiamo il sindaco ad aprirsi e concertare con chi è preposto a farlo, ovvero le associazioni di categoria che, tra l’altro, hanno dato vita a un osservatorio permanente sull’utilizzo dei fondi derivanti dalla tassa di soggiorno. Il Pd sarà vigile e denuncerà tutto ciò che potrebbe danneggiare o impedire lo sviluppo della nostra città. Saremo pronti a riconoscere quanto di buono farà questa giunta, ma nessuno si aspetti sconti. La nostra linea sarà una linea di opposizione ad un governo di destra che ha sviluppato e proposto un programma per la città diverso dal nostro”.

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