“Sicilia in piazza”: il volume fotografico presentato a Ibla

All’evento culturale  patrocinato dal Comune  era presente  il Sindaco Federico Piccitto, il giornalista Saro Distefano che ha presentato l’autore del volume fotografico.

Armando Rotoletti, affermato fotografo di reportage e ritrattista, ha realizzato un volume, raro nel suo genere per progettualità e coerenza, dedicato alle sue piazze siciliane. Nato e cresciuto a Messina si è trasferito prima a Londra e poi a Milano per poter dar corpo al suo desiderio di lavorare in fotografia ai livelli più alti.

Con infinita dedizione e pazienza Rotoletti è riuscito a convincere le autorità amministrative dei paesi e delle città che ha fotografato a liberare le piazze, almeno per il tempo necessario alle riprese, da autoveicoli e attrezzature di ristorazione che ne sconvolgono la fisionomia. Scrive a tal proposito l’autore:  « La scelta delle piazze ritratte in questo libro parte dal nomadismo piuttosto casuale a cui mi sono abbandonato nel corso dei miei viaggi siciliani, e da criteri che non considerano solo il punto di vista storico e architettonico, ma anche l’impatto ambientale e l’influenza che quelle piazze hanno esercitato sulla mia coscienza e sul mio gusto personale. Ecco: le mie piazze sono vuote, e aspettano le persone.  In fondo, tutte queste piazze contengono il mio sguardo di bambino: invitano a fantasticare, sgomentano, ammaliano, annichiliscono, sorprendono. E sognano, anelando a un incontro.»

Il volume presenta 82 fotografie in cui queste piazze siciliane sono riprese evidenziandone diversi aspetti: dallo splendore architettonico di quelle più caratterizzate artisticamente al fascino di altre meno imponenti sotto questo aspetto ma altrettanto significative per la storia sociale di un popolo.

Scrive nel suo testo di presentazione del volume  lo storico dell’arte Salvatore Settis: «In Sicilia la piazza è scenografia che non risponde a nessun copione, se non a quello della vita pulsante di quella città. […] La piazza è in Sicilia (anzi in Italia) la creazione più originale di un’idea di città che ne fa non solo la tana o il nido, ma il tempio degli umani, il teatro della vita politica e sociale. […] Perciò l’impresa siciliana di Rotoletti ha qualcosa di eroico (per le difficoltà certo incontrate di fotografare le piazze senza i mille ammennicoli che le invadono), ma soprattutto è innervata di bellezza e di speranza.»

Armando Rotoletti (Messina, 1958) ha studiato fotografia presso il St. Mary College e il London Polytechnic (ora University of Westimnster), a Londra.

A Milano, negli anni Ottanta si è dedicato al fotogiornalismo e, tra il 1985 e il 1995, è stato protagonista di numerose mostre personali e collettive.

Nel 1990, su invito di Grazia Neri, è entrato a far parte della sua agenzia, divenendo fotografo-ritrattista di personaggi della cultura, dello spettacolo e dell’economia.

I suoi reportage sono stati pubblicati da molte riviste, tra cui i settimanali «Sette»
e «Io donna» del «Corriere della Sera», «Vanity Fair», «The Sunday Times».

Da una quindicina d’anni si dedica, inoltre, a lavori di ampio respiro e di approfondimento sociale e di racconto fotografico dei territori. Trai suoi libri: Casa della Carità. I volti le storie (2005), Barbieri di Sicilia (2007), Gente di Barbaresco (2013), Circoli di conversazione a Biancavilla (2013), Valelapena (2013), Scicli, città felice (2014), Vino e gente dell’Etna, (2014)  Il volto dell’IO (2015) Noto. Le pietre i volti (2015)

 

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