Sgarbi lascia la Sicilia. L’assessore ha maturato la decisione anche dopo la mozione di sfiducia dei 5 stelle.

La data delle dimissioni l’ha comunicata il Presidente dell’Assemblea regionale siciliana. Nel documento approvato alla fine della conferenza dei capigruppo, presieduta da Micciché, si indica con chiarezza che l’assessore ai Beni culturali lascerà l’incarico entro il  27 marzo: “Quel giorno, quando il bilancio arriverà in aula – è scritto nel documento – dovrebbero essere già state depositate le dimissioni di Vittorio Sgarbi dalla carica di assessore regionale ai Beni culturali, essendo stato eletto alla Camera che si insedierà il 23 marzo”.

Sgarbi, che aveva sentito Micciché poco prima, nega che fossero questi gli accordi: “Io rimarrò in carica come assessore regionale finché la legge e i regolamenti me lo consentono. E la giunta sulle elezioni mi darà 30 giorni per optare fra la carica di assessore in Sicilia e quello di parlamentare. Avrei più tempo, insomma, per prendere una decisione”. Ma Micciché, con ogni probabilità, aveva l’esigenza di sancire, in un atto ufficiale, che il critico d’arte si farà da parte, sterilizzando così la mozione di censura già presentata dai 5 Stelle. Una cosa è certa: cadono le ultime incertezze su una eventuale permanenza di Sgarbi nel suo ruolo di assessore ai beni culturali. Il critico d’arte lascerà la giunta Musumeci dopo soli 3 mesi e proseguirà la sua esperienza alla Camera. E questo a prescindere dall’opportunità, al momento remota, che andrà a fare il ministro in un governo di centrodestra.

(Fonte Repubblica Palermo)

 

 

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