Scicli non era una città mafiosa e non andava sciolta. Il commento di Sinistra Italiana e Art 1. Oggi un incontro

Sulla totale assoluzione dell’ex sindaco di Scicli, Franco Susino, registriamo la dichiarazione congiunta di Art.1 Mdp e Sinistra Italiana. Nel pomeriggio un confronto. Ecco la nota integrale: “*Il 22 settembre 2017 è giunta la notizia **della rinuncia da parte della *Procura Generale della Corte d’Appello di Catania alla prosecuzione dell’azione penale nei confronti dell’ex sindaco di Scicli dott. Franco Susino. La Procura ha pertanto confermato in ogni suo aspetto l’assoluzione in primo grado emessa l’11 luglio 2016 dal giudice del Tribunale di Ragusa Vincenzo Saito. Nel rappresentare piena solidarietà ad una persona duramente e ingiustamente colpita e che secondo il magistrato ragusano non avrebbe mai dovuto essere caricata di quelle imputazioni, rileviamo con estrema contrarietà che soltanto 11 giorni prima Scicli ha avuto il suo 11 settembre, ricevendo per mano del Consiglio di Stato il marchio indelebile di città mafiosa. Per quella mafia negata dalla magistratura penale, per quel condizionamento mafioso che di conseguenza non è avvenuto. Imputato il sindaco, sciolto il Consiglio Comunale il 29 aprile 2015 a pochi giorni dalle elezioni, nessun provvedimento fu poi intrapreso a carico di amministratori e funzionari, nessun atto di governo fu revocato o annullato, nessun consigliere fu interdetto per ombra di collusioni. Sorgono perciò diverse domande alle quali è necessario dare risposta e fra queste occorre chiedersi chi ha messo in moto la macchina che ha portato all’imputazione di un Sindaco regolarmente eletto, come e perché sono state costruite accuse impossibili che sono state impietosamente smontate dalla magistratura penale. E ancora: a chi e a cosa ha giovato lo scioglimento del Consiglio Comunale allora in carica?
*Quello che è certo, è che eliminato il Consiglio Comunale, Scicli rimaneva priva di tutele istituzionali, esponendola con ciò all’aggressione di chiunque ne avesse interesse. Scicli è una città in piena crescita, nella quale le sue vocazioni di turismo culturale, di ospitalità e di agroalimentare di qualità debbono, e dovevano, essere tutelate, gli investimenti dei cittadini sulla cultura e l’ospitalità debbono e dovevano essere protetti. *
*Invece, per qualcuno la Scicli debole e contadina di una volta deve continuare ad essere il luogo indifeso della provincia ragusana, in modo da poterne usare il territorio a piacimento e fare posto ad interessi lontani dalle scelte della Città e dal bene pubblico. *
*La cittadinanza è invitata a partecipare all’incontro di oggi domenica 24 alle 18 presso la Casa delle Culture di via Mazzini. Gli avvocati Cesare Borrometi e Bartolo Iacono illustreranno le interconnessioni fra i procedimenti amministrativi che hanno riguardato Scicli e quelli penali che hanno coinvolto l’ex Sindaco, ma anche le dinamiche delle azioni promosse a difesa della onorabilità della Città. Resteranno poi a disposizione dei Cittadini per ogni chiarimento”. *

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