Rischio incendi, i Comuni si doteranno di specifiche mappature. Vertice in Prefettura, j’accuse del sindaco di Chiaramonte Gulfi, Sebastiano Gurrieri: “Manutenzione in ritardo”

Più attenzione da parte delle istituzioni coinvolte in modo da ridurre al massimo il rischio di incendi soprattutto nei boschi. E’ il richiamo forte che è arrivato ieri mattina dal prefetto di Ragusa, Filippina Cocuzza, che ha promosso una conferenza di servizio alla quale hanno preso parte i vari rappresentanti degli enti che si occupano di antincendio.
Il prefetto ha ricordato ai Comuni di accelerare le procedure per la stesura dei piani catastali degli incendi da redigere anche attraverso la mappe che potrà fornire la Forestale in modo da poter contare su uno storico ed avere mappature importanti del territorio a rischio.

Inoltre Provincia, Anas e Forestale devono attivare le procedure per superare i ritardi che si stanno accumulando per migliorare la pulizia ai bordi delle strade. L’Anas ha annunciato che è già iniziata la scelbatura ai lati della strada che collega Ragusa – Catania. Lo scorso anno un vasto incendio che interessò poi Chiaramonte Gulfi e parte del bosco, partì proprio da un’area vicino alla strada. Tra gli invitati alla conferenza di servizio c’erano anche i rappresentanti dei Comuni e tra questi il sindaco di Chiaramonte Gulfi, Sebastiano Gurrieri, ha presentato un dossier fotografico che ha distribuito a tutti.

Le foto indicano alcune zone vicine al bosco di Chiaramonte con tante sterpaglie. Aree che potenzialmente, ha detto Gurrieri, potrebbero essere a rischio incendio. Le foto sono state scattate lo scorso 30 maggio ma ad oggi nessuno è intervenuto per pulire. “Insomma – ha detto Gurrieri – si è in ritardo sulla manutenzione ordinaria in un’area di competenza della Forestale e dunque della Regione”.

Gurrieri, che ha anche chiesto la riapertura della caserma della Forestale chiusa da due anni e anche la richiesta di un elicottero antincendio da mantenere in provincia di Ragusa per le emergenze, ha poi sottolineato la necessità di fare in modo che Provincia e Forestale si adoperino per quanto di propria competenza. “Va ricordato che con legge n. 353/2000, oltre a essere stato specificamente previsto il reato di incendio boschivo, è stato disposto un severo inasprimento delle pene e un innalzamento delle responsabilità per gli enti e gli amministratori preposti al controllo”.
fonte Michele Barbagallo – La Sicilia

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