Ragusa Calcio continua a perdere ma per la dirigenza non è colpa della squadra

“Ce la siamo giocata. E alla pari con una squadra che ha gli stessi nostri problemi. Siamo andati avanti due volte e altrettante volte ci siamo fatti riprendere. Non ho nulla da rimproverare ai ragazzi e al tecnico”. E’ il commento del direttore generale dell’Asd Città di Ragusa, Santo Palma, dopo il pari di ieri, tra le mura amiche, contro il Calcio Avola. Uno scontro diretto che gli azzurri dovevano vincere a tutti i costi. E, infatti, l’impegno non è mancato. “Però, nonostante tutto – prosegue ancora il diggì – non siamo riusciti a portare a casa i tre punti. Ci siamo fatti sorprendere in un paio di occasioni e non siamo stati capaci di volgere il risultato a nostro favore così come avremmo voluto. La situazione è quella che è. Lo sappiamo. La società ci sta provando. La scorsa settimana è arrivato Peluso, classe ’95, difensore ex Palazzolo, che è stato già impiegato nel match di ieri. Qualche altro giocatore dovrebbe arrivare nei prossimi giorni. Non siamo rimasti a guardare. Anche perché sappiamo che questa è una salvezza che può arrivare anche all’ultima giornata. Quindi dobbiamo andare avanti, passo dopo passo, e giocarcela con qualsiasi avversario anche se, come il prossimo che affronteremo, sappiamo che risulterà parecchio proibitivo per le nostre forze. Andiamo, infatti, a Scordia contro una squadra di sicuro spessore. Noi, invece, il nostro campionato lo faremo con le altre formazioni che esprimono il nostro valore. E, non a caso, la classifica rappresenta determinati valori. Dopo il Pistunina, a 17 punti, ci sono sei squadre che si giocheranno le chances di permanenza nel campionato di Eccellenza”. Il Città di Ragusa nel prossimo turno dovrà fare i conti con la probabile squalifica del tecnico Filippo Raciti che, ieri, nel finale del primo tempo, è stato allontanato dal campo. “Sinceramente – spiega il diggì Palma – non abbiamo compreso la motivazione perché l’allenatore stava discutendo con i suoi giocatori in panchina. Ad ogni modo vedremo quale sarà la decisione del giudice sportivo e cercheremo di rimediare per come possiamo. I problemi, insomma, non mancano. Ma, come abbiamo già detto in altre occasioni, non ci arrendiamo e andiamo avanti con la consapevolezza di avere

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