Paolo Mieli: “Voglio tornare a Ragusa da spettatore. Anzi voglio trasferirmici”. L’ha annunciato ad A Tutto Volume

“L’Italia è l’unico paese dove si è sempre pensato di stare insieme e mai di dividersi in civiltà”. Paolo Mieli , sorpreso dal numeroso e caloroso pubblico di #ATVragusa ci parla del suo libro “Il caos italiano” (Rizzoli ). Dialogando con Antonio Nicosia afferma che il suo “è un libro che sceglie alcuni esempi storici per spiegare come questo caos si sia sviluppato dai tempi antichi fino ad oggi”. Rivisitare il passato per riflettere sul presente e provare a capire le origini dei nostri mali. E poi aggiunge: “Il fascismo non salì al potere perché usava la forza, carceri e campi di concentramento, ma principalmente per il consenso ottenuto. L’Italia fu liberata grazie a delle élite minoritarie e agli angloamericani”. Ed ancora: “Il Paese custodisce troppe menzogne e non sa dire con coraggio la realtà. Se non le affrontiamo non andremo mai da nessuna parte”. Affascinato dal festival annuncia che il prossimo anno vorrà tornare da spettatore: “essendo la decima sarà l’edizione migliore”. Poi ha aggiunto: “Anzi mi ci voglio trasferire a Ragusa”, sottolineandone la bellezza.

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