On. Nino Minardo: aggressioni negli ospedali e nei pronto soccorso. Presentata una proposta di legge

“Disposizioni per garantire la sicurezza, l’ordine pubblico e l’incolumità di cittadini ed operatori medico sanitari presso le strutture ospedaliere”. E’ il senso della proposta di legge presentata dall’on. Nino Minardo dopo i continui episodi di aggressioni al personale medico e infermieristico nei pronti soccorso e nei reparti ospedalieri. Il problema sta diventando una vera e propria emergenza, sottolinea Minardo e soprattutto il personale del pronto soccorso è sempre più a rischio. Ci si trova di fronte a una progressione di violenze, difficilmente arrestabile in forma autonoma, per cui non è rinviabile l’adozione di valide soluzioni volte ad assicurare la sicurezza di chi opera per la salute (medici, infermieri e così via) e dei cittadini stessi.

Per quanto riguarda le misure di sicurezza esistenti, in genere, la sorveglianza degli ospedali viene espletata da istituti di vigilanza privata attraverso postazioni fisse agli ingressi e servizi di ronda notturna, sulla base di contratti stipulati tra gli istituti medesimi e le aziende ospedaliere. In tali strutture le forze dell’ordine intervengono solo qualora ricorrano situazioni di emergenza o particolari esigenze. Ma nella maggior parte dei nosocomi non è prevista la presenza di un vigilante. La presente proposta di legge prevede misure per garantire una maggiore sicurezza.

Nello specifico si stabilisce l’istituzione di un presidio fisso di polizia, che tuteli l’ordine e la sicurezza pubblica, composto da almeno un ufficiale di Polizia giudiziaria e due agenti in base al bacino d’utenza del presidio ospedaliero con il coinvolgimento anche di poliziotti, carabinieri, vigili urbani e vigili del fuoco in pensione. Senza poteri particolari e senza armi, ma dotati di radio in collegamento con le centrali operative o telefonini dedicati, con i quali allertare le forze dell’ordine ad ogni preoccupante segnale. Si tratta di una precauzione anti violenze, di qualunque genere, e un deterrente per chi decidesse di consumare un atto di violenza.

La proposta di legge prevede inoltre aiuti dallo Stato per la stipula di contratti con gli istituti di vigilanza e dare la possibilità agli ospedali di partecipare ai bandi per la videosorveglianza e un inasprimento delle pene nei confronti di chi usa violenza o minaccia un operatore medico-sanitario.
Sulla questione, conclude l’on. Nino Minardo, esiste sicuramente un vuoto normativo e la proposta di legge presentata va in questa direzione per attuare azioni necessarie e decisive.

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