Nuovo ospedale, Digiacomo: “E’ un delitto tenerlo chiuso. Se non si muovono lo apro io”

“E’ un delitto tenere chiuso un ospedale come il Giovanni Paolo II a causa di comportamenti irresponsabili della direzione strategica dell’ASP di Ragusa”. Così il presidente della VI Commissione Servizi Sociali e Sanitari, Giuseppe Digiacomo, che aggiunge: “è paradossale che per alcune carenze tecniche, per giunta rimediabili, si tengano i malati e gli operatori in strutture quelle sì antiquate se non fatiscenti. Per questa ragione, su mandato dell’Assessore Regionale alla Salute Gucciardi, incontrerò il Prefetto Librizzi per concordare con lei un piano d’interventi che veda pienamente coinvolti il sindaco di Ragusa, i Vigili del Fuoco , la Procura, la Guardia di Finanza, il Tribunale, l’Asp e i suoi tecnici, nonché l’Assessorato e la Commissione che mi onoro di presiedere, per riprogrammare il trasferimento dei malati, rigorosamente senza alcuna cerimonia d’inaugurazione, con assunzione di responsabilità dell’intera classe dirigente, come avrebbe dovuto essere fin dall’inizio”.
“Tutto ciò- aggiunge ancora Digiacomo- non può rimanere sospeso nel limbo delle nomine palermitane, perché nessuno può espropriare d’un giorno il godimento di una struttura (tra le più moderne e più belle del Mezzogiorno d’Italia) per *annacamenti *e disimpegni vari. Una struttura chiusa per carenze quantificabili in qualche decina di migliaia di euro e costata cinquanta milioni di euro. Se non si dovesse decidere di procedere in questo senso- conclude Digiacomo – mi troverò costretto, mio malgrado, a intraprendere azioni eclatanti, come fu per per l’apertura dell’Aeroporto di Comiso”.

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