E’ morto a Scicli Gaetano Mormina. Creò il museo della pietra

E’ morto ieri a Scicli Gaetano Mormina.

Medico, insegnante di educazione fisica, abitante delle grotte di Chiafura, Comunista, cofondatore del movimento Vitaliano Brancati, intellettuale sui generis, amante del confronto fra la medicina occidentale con quella d’Oriente, creatore di un Museo della Pietra in contrada Trippatore a Sampieri.

La pietra, il suo amore per la pietra, lo ha portato a costruire un museo dove ha fatto rivivere le grotte di Chiafura.

Nell’agosto del 1983, stimolato dal ritratto su tela dipinto dall’amico pittore Ugo Caruso, costruisce due macine di mulino ad acqua di cui la più grande dona al comune di Scicli e dietro suggerimento dei pittori Piero Guccione e Franco Sarnari viene sistemata nella vi F. Mormina Penna, in quella più piccola viene scolpito un orologio biologico cinese.

Nel 1995 compra in contrada Trippatore un terreno dove costruisce una casa in pietra ed una macina familiare con cui macina il grano duro per trasformarlo in “Caturru”, che veniva offerto agli amici su un tavolo ruotante dove al centro era il Caturru attorno a cui venivano sistemati i vari sapori

Nell’estate del 2000 costruisce una capanna di legno dove organizza uno studio di medicina Integrata oriente-occidente.

Nell’estate del 2006 assieme al pittore Ugo Caruso elabora un progetto per la costruzione di un Museo della pietra su una collina sovrastante la casa di pietra dove esiste una grotta in un sistema roccioso immerso in una macchia mediterranea fatta da alberi di carrubbo, capperi, ulivi servatici, essenze, muri di pietra di contenimento della costa. All’interno del museo è prevista una scuola di formazione per muri a secco, scalpellini di pietra tenera e pietra forte, scultura in pietra tenera ed in pietra dura.

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