L’under 18 del Ragusa Rugby batte facilmente l’Amatori Catania 1963 e allunga in testa al campionato

Partiamo da una premessa: ogni singolo giocatore porta in campo bravura, astuzia e la passione per l’ovale, ogni squadra arricchisce le partite con il proprio entusiasmo, i propri sacrifici e l’unione che fa, sempre, la forza. Tutti sono bravi, tutti hanno un obiettivo e l’inferiorità non esiste.
Domenica, al campo di Via della Costituzione, il Ragusa Rugby ha giocato la prima partita del girone di ritorno con l’Amatori Catania 1963.
Il Ragusa ha giocato discretamente, con l’Amatori che ha subito per quasi tutto l’incontro, riuscendo ad andare in meta solo al 28° del secondo tempo grazie a un intercetto e a conclusione di un favoloso cost to cost.
È stata una partita in cui si è notata la differenza tra le due squadre soprattutto dal punto di vista tecnico. In campo si è visto soprattutto il Ragusa ma non perché l’Amatori non ci fosse mentalmente ma perché è stato imbrigliato dalla forza dei giocatori di casa.
Per quasi tutti i 70 minuti abbiamo visto i ragusani in attacco e i catanesi a difendersi, nessun colpo di scena, per alcuni tratti anche un po’ di monotonia.
Il risultato finale dice tutto sull’andamento della gara: 45 a 7, con 7 mete del Ragusa segnate da Toure Babaucar, Ivan Dinatale, Vittorio Fumarola, Leonardo Chessari, Domenico Guastella e Ibrahim Diallo e tutte trasformate, tranne due, da Andrea De Luca. “*Sì, abbiamo vinto*”, dice coach Lamia, “*ma è una vittoria che non mi fa capire realmente quanto vaga la mia squadra*”. Sono parole che hanno un valore, un significato, un peso non indifferente. L’allenatore ibleo non vuole mancare di rispetto a nessuno ma vorrebbe qualcosa di più, per comprendere su cosa si deve puntare, cosa deve migliorare o semplicemente ha voglia di vedere a che punto i suoi ragazzi sono capaci di arrivare, scoprire i loro limiti.
Adesso per la banda “Lamia” si prospetta una lunga pausa prima di tornare a giocare: la settimana scorsa anche l’Amatori Messina ha rinunciato a proseguire il campionato e adesso, con quattro squadre a continuare, per giocare la prossima partita i ragusani dovranno aspettare il 14 gennaio. Un disastro dal punto di vista sportivo, perché non è accettabile che una squadra giochi solo quattro partite in tre mesi e che arrivi alla fase play off con appena sei incontri sulle gambe.

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