L’indecente spettacolo di rifiuti abbandonati in contrada Grassullo

Ancora oggi, dopo cinque anni di segnalazioni, continua l’orrendo spettacolo in contrada Grassullo, al confine fra i comuni di Ragusa e Santa Croce Camerina, sulla s.p.37, al chilometro 16,500. Cumuli di spazzatura, non solo nell’area di sosta ma anche a ridosso dei muretti a secco, con sacchi colmi di rifiuti organici e rifiuti provenienti dall’edilizia. I copertoni, gli elettrodomestici a sua volta sono di richiamo per chi ne fa la raccolta per il riciclaggio, mentre i materassi sono oggetto di interesse solamente per cittadini extracomunitari che ne hanno di bisogno. Sono rifiuti di ogni tipo fanno capolino e stonano con il fantastico scenario fornito dalle campagne e dalle immense distese di aree verdi demaniali della Regione Siciliana. Le denunce fatte da Fare Ambiente, come spiega il coordinatore Salvatore Mandarà, in questi anni ad amministrazioni sorde e insensibili ai problemi ambientali, ci convincono ancor di più che la pulizia, l’igiene e la salvaguardia di patrimoni ambientali non rientrano nei programmi di questi enti locali. Le amministrazioni, le tre amministrazioni Ragusa per competenza, Santa Croce Camerina perche da li, ad una decina di metri è al confine e il Libero Consorzio dei Comuni dotato di un organismo di vigilanza ambientale, hanno il dovere di tutelare le strade provinciali e tutti quei luoghi che sono patrimonti degli enti pubblici. Occorre adesso vigilanza e reprimere soprattutto a chi, anzichè differenziare i propri rifiuti, preferisce abbandonarli deturpando le poche aree verdi rimaste in questa provincia e non distrutte dai piromani.Nel rispetto delle normative vigenti l’articolo 255 comma 1 del D.leg. 152 del 2006: commette reato chi abbandona rifiuti ed è punibile con amministrativamente e penalmente. Confido e confidiamo noi di FareAmbiente nell’autorevole intervento del Prefetto di Ragusa presso gli Enti Locali per ciò che è di competenza e nella Polizia Provinciale che possa meglio salvaguardare e vigilare, magari con l’ausilio dei volontari per reprimere atti e usi definibili delinquenziali ”.

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