La Provincia diffida la Regione. “Dateci i soldi o falliamo”

Il Libero Consorzio Comunale di Ragusa non ci sta. Il decreto di riparto operato dall’assessorato regionale Autonomie Locali, di concerto con quello dell’Economia, è giudicato errato e gravemente lesivo della capacità finanziaria dell’Ente, ingiustamente mortificato e discriminato nell’assegnazione delle risorse necessarie per garantire lo svolgimento delle funzioni assegnate dalla legge regionale di istituzione dei Liberi Consorzi. Non a caso il Commissario straordinario Dario Cartabellotta ha diffidato la Regione siciliana a procedere all’immediato annullamento e/o revoca del decreto in oggetto, al fine di assicurare una corretta ripartizione dell’importo di euro di 25.230.684,44, secondo quanto deciso nella riunione della Conferenza Regione/Autonomie Locali del 20 settembre scorso che ha stabilito di applicare i quattro criteri proposti (riferiti alla popolazione, alla superficie, alla lunghezza delle strade ed al numero delle sezioni delle scuole provinciali) soltanto per il riparto dei 25.230.684,44 euro destinati a finanziare le funzioni delle ex province e non per i complessivi 91 milioni e 50 mila euro in quanto l’importo di € 65.819.315,56 è destinato precipuamente a ‘neutralizzare’ l’incremento per il corrente anno del contributo alla finanza pubblica, così come deliberato dalla Conferenza Regione/Autonomie Locali del 28 giugno 2017 e recepito dai decreti assessoriali n. 175 e 192 proprio dell’assessorato regionale alle Autonomie locali.
Nella diffida alla Regione si sottolinea infatti come “*l’importo di € 65.819.315,56 è stato determinato sulla base della sommatoria dell’incremento del suddetto contributo a carico di ciascuna delle nove ex province siciliane che non concorre a garantire il funzionamento dei Liberi Consorzi Comunali e delle Città Metropolitane e non può che essere ripartito secondo la quota di contributo alla finanza pubblica effettivamente a carico di ogni ex provincia; mentre, i quattro criteri utilizzati dall’assessorato alle Autonomie locali non possono riguardare anche l’importo di € 65.819.315,56 in quanto determinano l’aberrante ed assurdo risultato di assegnare ai vari enti interessati una somma non corrispondente al rispettivo incremento del contributo alla finanza pubblica: si verifica, infatti, che dei 65.819.315,56 euro viene attribuita alla ex Provincia di Ragusa una somma/quota inferiore a quella che è il proprio incremento di contributo alla finanza pubblica, mentre altri enti si vedono assegnare una somma/quota superiore al loro carico allo stesso titolo. Un’altra conseguenza palesemente erronea ed inaccettabile che si produce dal riparto operato con il Decreto Assessoriale contestato è che enti, i quali concorrono in misura inferiore rispetto all’ex Provincia di Ragusa al contributo alla finanza pubblica, si vedono assegnare per il proprio funzionamento una somma finale ben maggiore (anche fino a quasi il triplo) rispetto a questo Ente”*.

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