La malva: la foglia che cura tosse, raffreddore, bronchite e infezioni

E’ nativa del nostro continente, e cresce un po’ ovunque nelle nostre campagne. Può raggiungere fino un metro di altezza, le sue foglie sono ricoperte di peletti e, in primavera, ci regala fiori rosa o viola: la malva è una pianta molto conosciuta in Italia, e usata sin da tempi antichissimi nella medicina tradizionale.

La malva ha tantissimi benefici terapeutici: combatte le malattie respiratorie, allevia catarro e bronchite, allevia le infiammazioni delle mucose, facilita la cicatrizzazione di ferite interne, come lesioni e ulcere nello stomaco, ha un’azione lassativa e diuretica, cura eruzioni cutanee e può essere usato per curare l’arrossamento della pelle.

La malva può essere usata sotto forma di infuso, per alleviare i sintomi di raffreddore o bronchite. Porta ad ebollizione delle foglie o dei fiori di malva, fai raffreddare, filtra e bevi.

Tale rimedio, se preso 3 o 4 volte al giorno, è ottimo anche per alleviare le emorroidi e calmare lo stomaco.

L’infuso di malva può essere usato per fare dei gargarismi: è un ottimo rimedio per trattare le lesioni interne.

Per godere del suo effetto lassativo, la malva può essere aggiunte ad insalate o altri piatti. Può essere applicata anche direttamente sulla pelle, per trattare foruncoli e ascessi.

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