La Cgil chiede scusa al Sindaco Abbate ma non arretra nel rivendicare i diritti della Spm

“Il documento della Cgil inviato al Sindaco di Modica con l’intestazione errata “Comune di Modica” è stato frutto di un refuso da parte nostra.
Lo abbiamo subito chiarito, lo ribadiamo e riproponiamo le nostra scuse all’Ente. Ci preme però specificare che tale svista non può costituire un alibi o uno strumento per coprire dell’altro”.

Esordisce così il segretario territoriale Peppe Scifo in una nota.

“Dopo aver chiarito tutto questo ci preme specificare, posegue Scifo,  che quanto accaduto non può rappresentare motivo per il Sindaco di sfuggire ed eludere i problemi che in quel documento poniamo.
Dura ormai da anni, esattamante da quando Ignazio Abbate fa il Sindaco di Modica, lo stato di sofferenza per i lavoratori, sopratutto delle cooperative sociali impiegate nei servizi appaltati dalComune.

Vogliamo ricordare al Sindaco che il tema in questione non è trattabile riducendolo a battute o a barzellette. Cinque mesi di mensilità arretrate determinano uno stato di sofferenza per i lavoratori e per le loro famiglie di cui forse il primo cittadino non si rende conto, nonostante il perdurare di questa e di altre situazioni.

O forse vista “la normalità” dell’andazzo al Comune di Modica il Sindaco si è abituato mettendosi al riparo di possibili empatie e comprensioni? L’insensibilità dimostrata ancora una volta nei confonti della drammatica realtà di tanti lavoratori e delle loro famiglia sinceramante ci fa preoccupare. Ricordiamo al Sindaco Abbate lesue responsabilità istituzionali e quindi lo invitiamo ancora una volta ad assumere un atteggiamnto serio, degno della carica ricoperta nel rispetto dei lavoratori e della cittadinanza tutta. Esprimiamo la nostra solidarietà ai lavoratori vittime di una malagestione delle finanze del Comune e al Segretario della Camera del Lavoro di Modica, Salvatore Terranova. La Cgil continuerà la propria battaglia a difesa della dignità e dei diritti dei lavoratori”.

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