Il futuro politico di Ignazio Abbate? C’è!

Lo danno candidato alle regionali qualora il Presidente Crocetta dovesse dimettersi. Non si esclude una sua corsa qualora le Province, come è probabile che sia, dovessero tornare ad essere operative. E’ scontata anche la sua ricandidatura a primo cittadino. Insomma Ignazio uno e trino. Nei fatti però nulla di tutto ciò è vero o forse, paradossalmente è vero tutto. Il Sindaco di Modica con il suo sorriso sornione, rispetto a tutti i suoi detrattori che sul suo conto, forse temendolo, le idee non ce le hanno chiare per nulla, sa perfettamente cosa vuole e dove vuol arrivare. Non si sognerebbe mai di abbandonare la sua città che quattro anni fa lo premiò incredibilmente nella scorsa tornata elettorale. Non si sognerebbe nemmeno lontanamente di “limitarsi” ad ambire al   semplice, si fa per dire, ruolo di  deputato regionale che spesso, soprattutto quelli ragusani fagocitati dallo strapotere dei colleghi onorevoli di partito delle aree metropolitane, contano “quanto il due di coppe con  la briscola a bastoni”  E non si limiterebbe nemmeno a “semplice” Sindaco della città di Modica, le cui problematiche di natura finanziaria e di qualità delle risorse umane, nonostante ci si ostini ad affermare il contrario, rappresentano un chiaro limite nella azione di governo di chicchessia. E quindi? Con queste premesse cosa resta da fare al nostro carissimo Ignazio Abbate che di certo non ambisce nemmeno a fuoriuscire dallo scenario politico comunale e provinciale? La scelta consiste nel  classico uovo di colombo vale a dire coniugare sapientemente  le legittime ambizioni personali con le richieste del territorio. La riprova che quanto sosteniamo la troviamo in tutta una serie di esigenze del territorio che richiedono una gestione coordinata degli interventi e che vedono sempre Abbate in prima fila e con ruolo autorevole, assieme agli altri colleghi Sindaci.  Un sindaco quindi che non si limita a guardare al suo orticello ma che amministra la città guardandosi attorno, relazionandosi come è giusto che sia con gli altri colleghi per fare rete, sistema ed avere più potere contrattuale in qualsiasi tavolo, sia esso tecnico che politico. Una strada che da autorità ed autorevolezza al punto tale da poter richiedere ciò che alla provincia di Ragusa, tranne rarissime eccezioni registratesi negli anni passati e mai avute in questa ultima catastrofica legislatura regionale, un posto nella Giunta Regionale di Governo. E’ in quella sede che si decide, è in Giunta che gli equilibri territoriali vengono mantenuti a suon di finanziamenti e provvedimenti. La provincia di Ragusa ne è rimasta quasi sempre esclusa e sempre delle briciole si è dovuta accontentare proporzionate al nostro peso politico. Ignazio punta in alto. Arrivare proprio li: ad avere riconosciuto un ruolo in giunta di Governo in rappresentanza di tutto il territorio ibleo e dei sindaci che lo governano. Progetto  ambizioso  che è prima di tutto un progetto politico che richiede tessitura e molti sacrifici ma non dimentichiamo che solo la sua smisurata abnegazione e la sua ambizione lo portarono  4 anni fa da, quasi sconosciuto consigliere provinciale, a Sindaco della città di Modica.  E così mentre si dibatte sia a destra che a sinistra, senza grandi risultati sino ad oggi,  su chi debba essere il candidato alla carica di Presidente della Regione c’è chi guarda oltre e lavora senza risparmiarsi sul territorio per poter avere i titoli e la giusta legittimazione per chiedere in nome dell’intera provincia quanto alla intera provincia spetta. E chiederlo a qualsiasi governo si insedi. Perchè gli interessi del territorio non hanno colore politico. Scommettiamo che Ignazio, alla faccia dei suoi detrattori, ci risucirà?

 

 

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