Il Cioccolato di Modica ottiene parere favorevole da Commissione Europea per riconoscimento Igp. Adesso si attende solo la pubblicazione in Gazzetta Europea. Ogni anno prodotte 12 milioni di barrette, con un fatturato di 22 milioni di euro

La Commissione Europea ha concluso, con esito favorevole, l’istruttoria riguardante l’ottenimento del marchio Igp per il cioccolato di Modica. E’ questa la notizia più importante e recente che riguarda il prodotto più tipico di Modica. Stamani abbiamo incontrato casualmente il direttore generale del Consorzio dott. Nino Scivoletto e da noi sollecitato a farci una dichiarazione ufficiale per una pratica che noi sapevamo da altre fonti europee, ci ha confermato che l’istruttoria a Bruxelles si è conclusa una decina di giorni fa e positivamente. Scivoletto ci ha confermato la notizia dichiarandosi molto soddisfatto della vicenda che dovrebbe andare in porto a breve in modo definitivo con la pubblicazione del decreto sulla gazzetta europea. Dopo la pubblicazione ci saranno 90 giorni di tempo per gli Stati Membri per eventuali ricorsi o osservazioni da presentare. “Per il nostro Paese è un riconoscimento di valore inestimabile che il Consorzio ha da tempo cercato e che adesso diventa una grandissima realtà – spiega Scivoletto – Inutile dire quanto siano contenti i cioccolattieri modicani ma anche i cittadini di Modica e della Provincia di Ragusa per una pratica di interesse mondiale iniziata e portata a termine dal Consorzio della Contea che costituisce grande, grandissimo prestigio per un prodotto della nostra terra che sarà ancor di più conosciuto ed apprezzato in ogni angolo del pianeta”. Ma ci sono anche altre novità. Il consorzio ha avviato proprio in questi giorni l’istruttoria per ottenere anche il riconoscimento del Cioccolato di Modica come bene immateriale dell’Umanità da parte dell’Unesco. Il consorzio conta 23 produttori, ma ci sono altri 20 produttori non aderenti. Ogni anno vengono prodotte circa 12 milioni di barrette, per un fatturato di circa 22 milioni di euro. L’export su questo prodotto pesa per circa il dieci per cento. Soprattutto Germania, Stati Uniti, Giappone. Ma anche la Russia sta iniziando ad apprezzare il prodotto mentre qualcuno ha già stipulato contratti con Arabia Saudita ed Emirati.
Franco Portelli

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it