FESTA DELLA REPUBBLICA PER IL CAPOLUOGO IBLEO

Sessantacinque anni fa, gli italiani furono chiamati alle urne per scegliere tra monarchia e repubblica. Una svolta importante, anche perché, per la prima volta, le donne potevano esprimere il proprio parere.

Da quel momento in poi, il 2 giugno, festa della repubblica, costituisce un’occasione di riflessione sullo stato di salute di una nazione, che quest’anno festeggia anche i centocinquantanni dalla sua unificazione.

La città di Ragusa resta fedele a quest’appuntamento che si è svolto stamattina in una piazza S. Giovanni, perfettamente arredata per l’occasione.

Intorno alle ore dieci, è stato il prefetto Francesca Cannizzo ad inaugurare la cerimonia, passando in rassegna il reparto interforze e leggendo il messaggio della presidente della repubblica Giorgio Napolitano, davanti ad una folla curiosa e alle più alte cariche civili e militari della provincia.

– Ringrazio il mio ufficio- afferma la Cannizzo- per la realizzazione di questa giornata, che vedo molto partecipata dai cittadini ragusani, gente operosa e onesta-.

Cinque le onorificenze dell’Ordine al merito della Repubblica consegnate.

Tra i premiati Simone Giuseppe Arrabito pensionato di Scicli; Salvatore Campisi, pozzallese e luogotenente della guardia di fiananza; Giuseppe Gianchino, ragusano ed ex tecnico radiologo; Donatella Ferrera, ragusana ed ex vice prefetto e Francesco Fallica, comandante provinciale della guardia di finanza. 

– Per me è un vero onore ricevere questo titolo- afferma Fallica- anche perché mio nonno è stato cavaliere di Vittorio Veneto, durante la prima guerra mondiale-. 

La mattinata è poi proseguita con alcuni momenti musicali, eseguiti sia dall’orchestra della scuola media Giovanni Falcone di Modica che dal corpo bandistico San Giorgio. Infine, un brindisi a cura dell’istituto alberghiero Principi Grimaldi di Modica ha chiuso in bellezza, una ricorrenza ancora molto sentita.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it