Erasmus Plus: docenti da Ragusa a Mogliano: benvenute prof.!

Su un colle a circa 300 metri sul livello del mare, a metà strada tra i monti Sibillini e la riviera Adriatica, sorge l’antico borgo di Mogliano, in territorio maceratese, tra gli stupendi e rilassanti paesaggi collinari, rinomato non solo per i gustosi cibi dell’antica tradizione locale ma anche per la lavorazione artigianale del vimine con cui si realizzano cesti, mobili e arredi.

In questi giorni tira aria “europea”: le alunne e gli alunni del locale Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII” hanno dato il benvenuto, con canti e balli, a docenti provenienti da diversi Paesi europei (Irlanda, Polonia, Spagna, Grecia) partecipanti al progetto “Erasmus Plus”. Con loro è presente anche la Sicilia rappresentata dalla città Ragusa con l’Istituto Comprensivo “Berlinguer” (di cui è dirigente scolastico la dottoressa Ornella Campo).

In terra maceratese il gruppo delle insegnanti ragusane è composto dalla referente Marinella Pitino e da Maria Chessari, Concetta Ferma e Annamaria La Carrubba.

Nel corso della giornata di accoglienza gli studenti hanno dato a tutti i gruppi il proprio benvenuto esibendosi in una performance consistente nell’esecuzione corale dell’Inno d’Italia seguito da quello europeo. Successivamente i docenti hanno visitato le scuole di Mogliano assistendo, nelle varie classi, a lezioni inerenti ai progetti culturali presentati nell’ambito di Erasmus e conversando in inglese con le scolaresche e con i colleghi, potendo ammirare anche i lavori svolti dagli alunni incentrati sul tema di quest’anno: trasporti e relativi mezzi utilizzati, ovvero dal “carretto siciliano” alla nave spaziale.

Ricca di impegni l’agenda giornaliera. Previste, tra le altre, visite all’Abbadia di Fiastra, ai resti archeologici di Urbisaglia (l’antica Urbs Salvia romana), al Mastio e al porto di Ancona (particolarmente importante in tema di trasporti marittimi), a Petriolo, ad alcune cantine e vinifici del posto. Comune denominatore è da sottolineare, appunto, la lingua parlata, la moderna “lingua franca”, l’inglese, che ha permesso a insegnanti e studenti delle varie nazioni partecipanti di scambiarsi idee ed esperienze senza barriere e preclusioni.

Le iniziative incluse nel programma fanno parte di una serie di attività e di un percorso che terrà impegnate le scuole per un biennio. Uno degli incontri vedrà la Sicilia, Ragusa nello specifico, ospitare Erasmus dal 19 al 24 ottobre 2018.

Ma in che cosa consiste il progetto “Erasmus Plus”? «Il progetto, rivolto agli alunni di tutte le classi dell’istituto, – spiega Marinella Pitino – vuole promuovere il concetto di cittadinanza globale e di cittadinanza multipla coniugando la conoscenza degli ambienti circostanti e le tradizioni locali su livelli europei e mondiali attraverso scambi linguistici e culturali riguardanti la tematica dei “trasporti”. Tutto ciò rappresenta una grande opportunità di crescita e di riflessione sui temi dello sviluppo sostenibile per i nostri piccoli alunni».

Cosa significa per voi insegnanti ragusani essere presenti a Mogliano insieme ad altri Paesi europei? «È fondamentale lo scambio di esperienze con le diverse realtà degli altri Paesi europei. – rispondono le docenti Chessari, Ferma e La Carrubba – Attraverso Erasmus Plus si vuole mettere in evidenza, per quanto ci riguarda, il recupero dell’identità storica della nostra terra. Ciò attraverso la riscoperta dei mezzi di trasporto, delle carte e della viabilità colta nel suo evolversi nel corso della storia. Tali obiettivi multidisciplinari consentono di restituire una visione globale e soddisfacente del territorio stesso anche in una prospettiva di promozione e sviluppo futuro».

Uno dei prossimi incontri sarà, dunque, qui a Ragusa. Le docenti dell’Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII” di Mogliano (di cui fanno parte tutte le scuole di ogni ordine e grado di Mogliano e Petriolo) hanno confermato che a ottobre saranno ospitate dall’Istituto “Berlinguer” di Ragusa e per questo ringraziano la preside Campo per l’opportunità che sarà offerta loro per visitare, tra l’altro, anche l’antico quartiere barocco.

contributo editoriale di Giuseppe Nativo

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