Comiso è il regno degli impianti pubblicitari abusivi. Su 59 solo 5 in regola.

Da alcuni mesi l’ufficio Volanti del Commissariato della Polizia di Stato di Comiso ha iniziato a monitorare un fenomeno che aveva dato preoccupazione per il suo evolversi in maniera incontrollata ed indisciplinata a scapito degli operatori di settore che invece rispettano le leggi.

Molti operatori del settore pubblicitario ultimamente, infatti, si trovavano in forte difficoltà economica surclassati anche finanziariamente da chi, non pagando tasse e concessioni, installava tabelloni propagandistici enormi senza alcun costo.

L’operazione della Polizia id Stato è durata alcuni mesi considerato che giornalmente venivano individuati impianti abusivi e che non era immediatamente possibile risalire alla ditta che ne aveva curato l’installazione o che affiggeva le pubblicità.

Il lavoro certosino degli uomini della Polizia di Stato della sezione Volanti ha, però, alla fine permesso di individuare 59 impianti installati di cui ben 49 abusivi riconducibili a aziende che hanno sede legale nei territori di Ragusa, Catania Siracusa e Palermo.

Tutti i 49 i impianti monitorati sono risultati privi di autorizzazione alla posa e messa in opera del pannello sia perché scaduta e non rinnovata sia perché mai richiesta e quindi mai autorizzata.

Oltre i 49 cartelloni riconducibili alle ditte scoperte, la Polizia di Stato ne ha individuati altri 5 presenti sul territorio di cui al momento non è stato possibile individuarne l’impresa installatrice.

Per ogni impianto è stato elevato un verbale al codice della strada relativo ad installazione senza autorizzazione o con autorizzazione scaduta ognuno dei quali per la somma di 422,00€ che è stato notificato dalla sezione di Polizia Stradale di Ragusa, per un totale di circa 21.000€.

Alle aziende verrà inoltre notificata, a cura del Comune, l’intimazione alla rimozione che dovrà avvenire entro 10 giorni dalla notifica trascorsi i quali l’ente proprietario della strada o comunque abilitato a dare le autorizzazioni provvederà alla rimozione forzata addebitando i costi alle ditte.

Durante le verifiche la Polizia di Stato ha appurato, pertanto, che solamente 5 cartelloni hanno tutte le autorizzazioni necessarie alla gestione della pubblicità.

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