Catturati dalla polizia di Comiso ladri professionisti delle casse continue (VIDEO)

Catturati dalla polizia di Stato ladri  professionisti delle casse continue.

Padre, figlio e un amico, tutti di Agrigento, specializzati in furti ai danni delle casse dei supermercati.

Fabbricavano per mesi gli strumenti utili per aprire le casse continue, ma sono stati scoperti dalla Squadra Mobile con le chiavi ancora in mano.

Sistemi sofisticati per osservare i movimenti delle guardie giurate addette ai prelievi così da conoscere se piene o vuote, un studio maniacale delle dinamiche dei supermercati ed una precisione millimetrica per la ricostruzione delle chiavi grazie ad un ingegno fuori dal comune.

Avevano pianificato decine di furti ma sono stati bloccati dalla Polizia di Stato la notte di Natale del 2017.

La Squadra Mobile ha ricostruito la dinamica di due furti (10.000 euro) avvenuti a Pozzallo a Ragusa nel 2017.

La Polizia di Stato – Squadra Mobile e Commissariato di Comiso – ha eseguito la misura cautelare della custodia in carcere a carico di Maggio Gaetano nato a Palermo il 12.03.1956, Maggio Alfonso nato a San Giovanni Gemini il 28.09.1989 e Carta Mario Salvatore nato a San Giovanni Gemini il 9.7.1962 (tutti residenti a San Giovanni Gemini) per aver costituito un gruppo organizzato che aveva come fine i furti del denaro contenuto nelle casse continue dei supermercati.

L’ordine di cattura è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Ragusa, su richiesta della Procura delle Repubblica che ha diretto le complesse indagini

Nel mese di ottobre 2017 un solerte dipendente di un supermercato di Comiso notava che un uomo si aggirava con fare sospetto nel parcheggio dell’azienda per cui lavorava.

Insospettito avvisava due poliziotti in servizio presso la Squadra Mobile ed il Commissariato di Comiso.

I due attenti investigatori decidevano di controllare le immagini di video sorveglianza del discount,  così da notare un uomo (poi identificato per Carta Mario) che aveva ispezionato la cassa continua per poi infilare un piccolo pezzo di carta nel primo sportello esterno situato nel parcheggio retrostante.

Da quel momento in poi la Polizia di Stato non ha mai smesso di monitorare il gruppo di girgentani, professionisti dei furti mediante uso di chiavi adulterine.


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