Autostrada Siracusa – Gela per la Cgil sono necessari prudenza e atti certi. E non le semplici parole dei politici

Riceviamo e pubblichiamo una nota dei rappresentanti della Cgil (il segretario provinciale Peppe Scifo e il segretario Fillea Cgil, Franco Cascone) sull’autostrada Siracusa – Ragusa – Gela. I sindacalisti intervengono dopo le dichiarazioni, piu’ o meno confortanti, dell’assessore regionale Falcone. La Cgil, al di là delle parole del mondo della politica, chiede prudenza da una parte e fatti concreti dall’altra. Ecco il testo integrale.

“Leggiamo dalla stampa che l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità, Marco Falcone, fornisce ancora una volta notizie di riapertura di cantieri entro tempi e modalità ben definite: “Gennaio 2019 con un accordo in dirittura d’arrivo con la COSEDIL”.

Abbiamo avuto modo di registrare, nel rispetto dell’opinione dell’assessore, che egli stesso poco tempo fa aveva sostenuto che la roadmap legata allo sblocco dei cantieri si prevedeva tortuosa e non di facile soluzione.

Abbiamo già assistito ad annunci di questo tipo e non vorremmo che le imprese e soprattutto le maestranze ricadessero in un’aspettativa senza scadenze certe.

Come CGIL e Fillea CGIL rimarchiamo tre questioni non certamente collaterali:

come si pensa di pagare gli stipendi agli operai che vantano crediti relativi al mese di dicembre 2017, agosto, settembre e ottobre 2018 nel mentre sta per maturare anche il mese di novembre mettendo in serissima difficoltà non solo le maestranze ma soprattutto le loro famiglie ?

Che uso si ritiene di fare con i quindici milioni di euro destinati all’Autostrada Siracusa – Gela frutto anche questo di un annuncio roboante del Ministro alle Infrastrutture Danilo Toninelli? Tutto dall’annuncio è rimasto nel vago.

Ci si rende conto che se non si interverrà concretamente in tempi brevissimi il cronoprogramma non rispetterà il limite temporale della UE per il trasferimento di settanta milioni di euro con i quali l’opera (lotto Rosolini – Modica) potrà essere completata ?

Consigliamo allora maggiore prudenza e cautela su questi argomenti e soprattutto c’è l’urgente necessità di intensificare gli sforzi per ridurre seriamente i tempi di riapertura dei cantieri”.

 

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