Ars commemora Rita Borsellino, intervento anche dell’on. Giorgio Assenza

“Nitida come la sua onestà intellettuale – come quando si scagliava contro ‘la falsa antimafia’ – è l’impronta che la dottoressa Borsellino ha lasciato qui in Assemblea nel periodo che l’ha vista deputata quale seconda arrivata nella corsa alla carica di presidente della Regione. In particolare, voglio ricordare la sua iniziativa per una riforma radicale della commissione Antimafia in Ars” lo ha sottolineato oggi in Aula Giorgio Assenza, anche a nome di Diventerà Bellissima, ricordando la figura di Rita Borsellino a poco più di un mese della sua scomparsa.
“Per rendere la commissione il più possibile slegata dalla politica e da ogni tipo di lacciuolo, ha depositato due ddl a seguire: il primo per l’abrogazione della Commissione stessa (dalla Borsellino definita “esperienza deludente”), il secondo, del 14 marzo 2007, per la sua rifondazione che, passando per un nuovo rapporto sinergico con l’omologa nazionale e con la commissione Trasparenza della presidenza della Regione, la arricchisse di requisiti che ne aumentassero le capacità operative, al di là del mero adempimento formale in cui la Borsellino vedeva “annegare” l’attività dell’organo assembleare. Non di secondaria importanza, le nuove misure di selezione per la scelta dei suoi componenti, con l’esclusione sine remora di deputati sottoposti a procedimenti giudiziari, per reati connessi all’attività mafiosa o contro la pubblica amministrazione, così come per quanti presentino profili di conflitto di competenze”.
“Doppio disegno di legge – ha concluso il presidente del Collegio dei Questori – allora arenato in Prima commissione ma, il segno, Rita Borsellino lo ha lasciato anche per ciò che le è stato impedito dai numeri di realizzare come norma se pur oggi recepito de facto, per pura …buona volontà politica. Ricordiamo con ammirazione e riconoscenza la figura di Rita Borsellino proprio con una sua emblematica frase qui perfettamente in tema: “La memoria è vita che si coltiva ogni giorno”.

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