Arrestato altro scafista a Pozzallo. Trasportava 48 migranti tutti tratti in salvo. VIDEO

Arrestato dalla polizia  AMDI Slim, nato in Tunisia il 17.05.1978. L’accusa è di essere lo scafista che ha condotto l’imbarcazione di emigrati dalle coste della Libia sino a Pozzallo. 

Il delitto è aggravato dal fatto di aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale in Italia di più di 5 persone; perché è stato commesso da più di 3 persone in concorso tra loro; per aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale delle persone esponendole a pericolo per la loro vita e incolumità ed inoltre per aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale le persone sono state sottoposte a trattamento inumano e degradante.

I migranti provenienti dal centro Africa sono stati ospitati presso l’Hot Spot di Pozzallo per essere visitati, identificati e trasferiti in altri centri.

Una imbarcazione in legno era stata avvistata nel tardo pomeriggio di sabato 23 settembre nelle acque internazionali. In serata hanno avuto  inizio le operazioni di trasbordo dei passeggeri della barca in legno. Tali operazioni si sono concluse intorno alla mezzanotte ed hanno consentito   di trarre in salvo i complessivi 48 migranti che occupavano l’imbarcazione in legno. Al termine delle operazioni di salvataggio, su disposizione di IMRCC di Roma, i migranti venivano condotti presso il porto di Pozzallo, dove giungevano alle ore 11:00 del 24.09.2017.

Gli uomini della Polizia di Stato – Squadra Mobile Questura di Ragusa – con la partecipazione di un’aliquota della Guardia di Finanza di Pozzallo ed una dei Carabinieri hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto il comandante dell’imbarcazione per altro già espulso in passato dall’Italia.

 

I migranti hanno pagato circa 2000 euro cadauno per partire dalle coste tunisine e raggiungere l’Italia. Il loro obiettivo è quello di arrivare in spiaggia per poi disperdersi ma sono stati intercettati dalle motovedette della Guardia Costiera.

Al termine delle indagini, grazie al riscontro sulle impronte digitali effettuato dalla Polizia Scientifica della Questura di Ragusa, è stato possibile appurare che lo scafista avesse già fatto ingresso in passato in Italia ma era stato respinto alla frontiera.

Al termine delle indagini, gli scafisti sono stati associati presso la casa circondariale di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria iblea competente territorialmente.

La Squadra Mobile di Ragusa confrontando gli elementi raccolti dalla Polizia Scientifica, ha tratto in arresto un tunisino che era già stato espulso proprio da Ragusa con provvedimento del Prefetto ibleo. L’uomo non poteva fare ingresso in Italia per 5 anni, pertanto è stato arrestato.

 

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it