Apertura Nuovo Ospedale, l’on. Dipasquale presenta denuncia ai Carabinieri per far luce sulla mancata apertura

07 Apr 2018 12:08

L’on. Nello Dipasquale, parlamentare regionale del Partito Democratico e segretario alla presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana, ha presentato una denuncia, pressso gli uffici giudiziari dei carabinieri, in merito ai ritardi per l’apertura della nuova struttura ospedaliera di Ragusa.
“Nonostante siano trascorsi ben otto mesi dalla presunta apertura del nosocomio – ricorda Dipasquale – continua a rimanere inspiegabilmente chiuso. A quanto mi risulta il ritardo sarebbe da imputare al collaudo degli impianti di climatizzazione e ad altri aspetti tecnici del tutto secondari. Ora, è mai possibile che, a quasi un anno da quella fatidica data, si continui a parlare dei soliti adempimenti a causa dei quali l’apertura dell’ospedale viene ritardata di mese in mese? Non dimenticando cosa ciò comporta per l’utenza e per le casse pubbliche. Per l’esperienza che ho maturato in campo amministrativo – dichiara – non credo che tali adempimenti siano a tal punto ostativi, invece, temo che questi ritardi siano da imputare a volontà terze”.
“Non vorrei infatti che qualcuno stia ostacolando l’apertura della nuova struttura per un calcolo meramente economico-speculativo. Sono molti gli uffici amministrativi – spiega il parlamentare nella sua denucnia – oggi dislocati presso immobili privati, questo ha comportato e comporta per l’azienda sanitaria un costo di circa 500 mila euro l’anno in affitti. L’apertura del Giovanni Paolo II determinerebbe di fatto la risoluzione immediata di questi contratti in quanto gli uffici verrebbero trasferiti presso i locali dell’Ospedale Civile. Va da sé che queste risoluzioni comporteranno la perdita di un introito certo ed importante per qualcuno. Se i miei timori fossero confermati non solo si sta arrecando un danno erariale alle casse pubbliche, ma a farne le spese è la stessa erogazione di un servizio fondamentale come quello quello saniario a discapito del cittadino”.