Al Faro di Scoglitti l’arte di don Forti

Al Faro di Scoglitti la mostra di don Franco Forti. Oltre la missione cristiana, il prelato ha un talento artistico che esprime con la sua arte. Concita Occhipinti ha fatto una chiacchierata.
*Don Franco, Parroco della Chiesa Madre Maria S.S. di Portosalvo, dunque oltre a seguire Dio segue anche la passione per il talento che gli ha donato: quando è iniziato il suo percorso artistico?*
*Si effettivamente è cosi. Lo esprimo attualmente attraverso il dono del sacerdozio, dunque la vita consacrata, dall’altra parte non è mai venuto meno in me l’impegno per l’arte anche perchè questo cammino nella via vita è stato sempre presente, la mia passione per l’arte e per la pittura.*
*Infatti dice bene: da una parte la vocazione, quale dono e servizio esclusivo al Signore e agli uomini e dall’altra parte si abbina benissimo all’arte e quindi al talento che Lui stesso mi ha donato.*
*Negli ultimi tempi infatti si è rafforzata questa necessità di dipingere, non più a tratti ma di continuo perchè sento il bisogno di manifestare questa mia passione , questo mio desiderio interiore, e quindi giovandomi completo le due parti perchè come dice il poeta Dante Alighieri “La creazione è figlia di Dio e l’arte è nipote di Dio.”*
*Questa sua mostra ha un filo conduttore, potrebbe spiegarlo ai lettori?*
*In questi ultimi tempi mi sono impegnato molto di più, per comunicare il linguaggio dell’arte , certo non c’è una continuità per quanto riguarda un filo conduttore nelle mie opere, considerando che è una prima personale, sono soggetti diversi , quasi un laudato si o mio Signore. Il cavallo, i paesaggi, i colori vivaci, il mondo floreale, personaggi della musica, non c’è dunque un filo conduttore. Emergono senza dubbio i cavalli, queste fantasie sono dovute anche alla ricerca interiore perchè sin dall’infanzia (i miei genitori mi avevano regalato un cavalluccio a dondolo), dove mi trastullavo , ma all’età di 4-5 anni venne a mancare questo giocattolo a causa di una pioggia, si rovinò tutto , e nella mia interiorità e sostenuto da mia sorella Rosa ( che oggi non è più tra noi) che mi ha incoraggiato al disegno, da quel momento non ho smesso di disegnare cavalli che emergono con tanta forza . Poi ho iniziato i miei studi, presso l’istituto d’Arte di Comiso, e ho ottenuto la maturità artistica. Ho guardato moltissimi autori fondamentali del ‘400 , la mia arte infatti si rifà a questi elementi artistici , del Rinascimento e soprattutto nei paesaggi seguo autori francesi della fine dell’8’00 e inizio ‘900, oltre agli autori italiani, paesaggistici . Tutto questo lo raccolgo a memoria e cerco di mettere in atto attraverso le tele , i colori, che poi danno la forma a queste opere d’arte.*
*Potrebbe lanciare un messaggio ai giovanni che si accostano alla “pittura”?*
*Si senz’altro, perchè la pittura giova molto all’animo, da soddisfazione interiore , fa vedere la vita con i colori della bellezza , quindi i giovani di oggi che sono più propensi alla ricerca delle cose tecnologiche e non relazionano tanto chiudendosi in se stessi, la pittura potrebbe essere l’accostarsi alla bellezza, e raggiungere i valori della vita, anzichè abbarricarsi nella solitudine . L’arte è un volano di bellezza, di fantasia e colora la vita sociale.*

*La Mostra sita al Faro di Scoglitti, è aperta a tutti fino a giorno 22 Luglio*

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