A Ragusa Ibla studenti a piedi: “Trasporti pubblici scarsi”

I trasporti pubblici a Ragusa non funzionano bene. Lo sappiamo purtroppo da anni, anzi da decenni. Ma finché ciascuna famiglia è dotata di autovettura, il problema non si pone più di tanto se non per l’eccessivo traffico e il conseguente smog. I disagi vengono a galla quando si è appiedati. Come è il caso, ad esempio, degli studenti universitari che sono in numero sempre crescente e che hanno la necessità e l’esigenza di utilizzare il trasporto pubblico sia per spostarsi da una parte all’altra della città per i propri motivi di studio (tra cui raggiungere la biblioteca comunale) ma anche per il proprio svago. Accogliamo una lettera inviataci dai rappresentanti della Facoltà di Lingue di Ragusa, e più esattamente dai consiglieri dell’Associazione Controcampus-Nuova Ibla, Vita Valentina Longhitano e Roberta Blancato, che evidenziano la problematica.
“La città di Ragusa è una delle poche città siciliane rimaste ormai afflitte dal “malfunzionamento dei servizi pubblici” nonostante negli ultimi 3 anni la città abbia avuto uno sviluppo economico grazie, non solo al turismo, alle riprese della serie tv di Montalbano girate nel territorio ibleo, ma anche alle innumerevoli iscrizioni di studenti universitari presso la Struttura didattica Speciale del Dipartimento di “lingue e letterature straniere” dell’Università degli Studi di Catania con sede in Ragusa Ibla. I collegamenti tra Ragusa e Ragusa Ibla vengono effettuati tramite l’azienda siciliana trasporti “AST” la quale fornisce due sole linee (linea 11 e linea 33). I due bus-navetta nei giorni feriali partono dalla Stazione centrale degli autobus, situata in Via Zama (Ragusa), ogni mezz’ora a partire dalle ore 6.40 fino alle ore 20 (ultima fascia oraria). Per gli studenti fuorisede che si trovano a vivere a Ragusa questo servizio è al quanto inefficiente perché:
– Non è possibile frequentare palestre o svolgere una qualsiasi attività ludica poiché lo studente che normalmente finisce le lezioni alle ore 19.30, pur volendo prendere la navetta alle ore 19.50, non avrebbe la possibilità di ritornare a Ragusa Ibla .
– TUTTI i tirocinanti che si trovano a svolgere la propria attività di tirocinio nelle aziende convenzionate che si trovano a Ragusa, finiscono per rimanervi bloccati e costretti a dover ricorrere ai servizi taxi aventi un costo tutt’altro che moderato, o addirittura percorrere a piedi strade poco illuminate.
A tal proposito, la classe studentesca universitaria (principalmente gli studenti fuorisede) si chiedono come può essere garantito il proprio diritto allo studio in una città che per quanto bella possa essere, per quanto venga riconosciuta patrimonio UNESCO si ritrova ad avere una problematica al quanto evidente e tutt’ora irrisolta. Il mezzo pubblico diventa una necessità primaria e quasi indispensabile per lo studente. L’amministrazione in questi casi dov’è? Le domande che gli studenti si pongono quotidianamente sono le seguenti: “cosa ha fatto di concreto l’amministrazione per cercare di venire incontro agli studenti che portano solo ed esclusivamente beneficio economico al territorio? Fino a che punto l’amministrazione è veramente interessata all’università? Fino a quando bisogna rimanere ancora ad aspettare un cambiamento che forse non avverrà mai?” questi sono i quesiti che lasciano perplessi e amareggiati gli studenti dell’università di lingue e letterature straniere”.
Chi ha la competenza, o dice di averla, risponda!
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