Refezione scolastica, è già caos al secondo giorno. Riso forse rancido, file agli sportelli mentre questo mercoledì la protesta finisce in Consiglio comunale

Riso in bianco con verdure, mozzarelle a tocchetti e qualche pomodorino. Questo il pasto servito oggi agli studenti di Ragusa nel secondo giorno del servizio di refezione scolastica. Il problema è che il riso, in alcuni casi, sarebbe apparso rancido come viene denunciato dal Partito Democratico. E cosi’ ai problemi che si sono già sviluppati ieri, si aggiungono quelli di oggi.

“A quanto pare, siamo alle solite. La denuncia di alcuni genitori sulle condizioni del cibo servito per la refezione scolastica, nella giornata di oggi, al plesso Cesare Battisti, da parte della ditta aggiudicataria dell’appalto, fa suonare un campanello d’allarme. Il primo piatto, infatti, riso con verdure, è risultato rancido sia all’olfatto che al gusto. Per fortuna, un medico, per una serie di circostanze fortuite, se n’è accorto prima che lo stesso venisse somministrato ai piccoli ed ha consigliato alle maestre di intervenire. Noi, invece, ci chiediamo: è mai possibile che, dopo tutto quanto abbiamo visto nel corso di questi ultimi anni, siamo tornati, ancora una volta, a fare i conti con questa situazione? Che fine hanno fatto i controlli e le verifiche?”. A dirlo i consiglieri comunali del Pd, Mario D’Asta e Mario Chiavola, sollecitati in proposito da alcuni genitori dei piccoli studenti preoccupati per il fatto che incidenti del genere continuino a ripetersi. I consiglieri aggiungono: “Vorremmo, però, che su questa situazione si puntassero i riflettori e che chi di dovere intervenga. L’Amministrazione si deve porre il problema e controllare che tutto funzioni per il verso giusto”.

Sulla vicenda interviene il segretario cittadino del Pd Giuseppe Calabrese: “Chiediamo ai genitori interessati, ma più in genere alla cittadinanza, di essere presenti domani, mercoledì 10 gennaio, a partire dalle 18, alla seduta del Consiglio comunale così da fare chiarezza sul servizio e su quanto sta accadendo. Non possiamo lasciare che le cose rimangano così in aria. A maggior ragione se si tratta del servizio di refezione scolastica”.

E sulla vicenda è già sul piede di guerra anche il Lab 2.0 con Sonia Migliore. “E’ bastato il primo giorno di svolgimento del nuovo servizio mensa scolastica per far andare su tutte le furie tanti genitori, una rabbia che non si può biasimare”. E’ il commento che arriva dal direttivo del Laboratorio politico 2.0 in merito all’avvio del servizio di refezione scolastica.
“Pasti arrivati in ritardo, in alcuni casi freddi, bambini affamati, tempo in più da attendere perché i piccoli finissero di mangiare. Una serie di disservizi – raccontano – che potrebbero spingere i genitori a quello che alcuni organi di stampa hanno definito ‘sciopero della refezione’. Questo perché si potrebbe essere disposti a dei disagi in più pur di avere la certezza che i propri figli mangino in orario e bene”.

“Temiamo – dicono dal Lab 2.0 – che l’anomalo ribasso del 30% presentato dalla ditta aggiudicataria del servizio possa essere alla base di questi inconvenienti o generarne altri ancora più spiacevoli. Nell’equilibrio tra obblighi contrattuali e l’utile che un’azienda deve giustamente ricercare per il proprio lavoro, un tale ribasso potrebbe spingere a sacrificare la qualità del servizio a vantaggio dei guadagni, ma in danno ai bambini. Né depone a favore della ditta l’essere piuttosto ‘chiacchierata’. Già qualcun altro ha ricordato che si tratta della stessa azienda affidataria del servizio nell’aprile 2014 quando a un bambino venne servita un piatto di minestra con una chiave inglese dentro. Un incedente deplorevole che però, ai tempi, non ha destato la preoccupazione dell’Amministrazione comunale la quale, come se nulla fosse ha continuato a prorogare il servizio. Ciò nonostante la battaglia del nostro portavoce in Consiglio comunale, Sonia Migliore, che aveva chiesto la revoca dell’affidamento e proposto soluzioni alternative. A distanza di qualche anno, invece, siamo tornati a temere cosa accade nelle mense per i più piccoli?”.

“Adesso, dopo questo primo giorno non proprio entusiasmante cosa intende fare il Comune? – chiedono – Ci piacerebbe sapere che saranno aumentati i controlli, soprattutto sulla qualità dei cibi, e che verranno prese delle contromisure. Su un piano puramente tecnico pare che l’ente di Palazzo dell’Aquila abbia agito correttamente, con la scelta dell’offerta economicamente più vantaggiosa, anche se sappiamo da notizie di stampa che una delle altre ditte ha espresso delle perplessità. E’ dovere del sindaco e dell’assessore competente – concludono – dare le dovute spiegazioni e prendere eventuali provvedimenti”.

Infine alcuni genitori segnalano alla nostra redazione la difficoltà di ricaricare i ticket essendoci code interminabili agli sportelli. Alcuni hanno rinunciato.

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