74° anniversario delle stragi di Biscari

Sabato 15 luglio  , nel corso del 74° Anniversario delle Stragi di Biscari sono state   ricordate, dalle Amministrazioni Comunali di Acate e Caltagirone e dall’Associazione “Lamba Doria”, le vittime civili di Borgo “Piano Stella” ed i militari italiani e tedeschi, posti a difesa dell’Aeroporto 504 di Santo Pietro di Caltagirone, barbaramente trucidati dalle truppe di invasione statunitensi, dopo essersi arresi.

“Con la Cerimonia Commemorativa delle vittime civili e militari  delle Stragi di Biscari- ha evidenziato il Sindaco di Acate, prof. Franco Raffo-  è stata rinnovata la nostra vicinanza ed il nostro affetto ai militari trucidati e a quegli umili contadini e lavoratori, vittime innocenti di un eccidio che la Storia per molto tempo ha volutamente ignorato ma che noi non possiamo dimenticare in quanto si è trattato di una strage priva di alcuna giustificazione, anche se nessuna strage è mai giustificabile, che ha visto cadere passivamente degli ignari agricoltori che nulla avevano a che vedere nè con la guerra nè con eventuali azioni belliche ostili.

Ci si è ritrovato a Piano Stella, dove sono stati trucidati gli agricoltori delle “Case Coloniche”, alcuni dei quali parenti di nostri concittadini, ed è stata predisposta   una corona di alloro nei pressi della lapide che ricorda i contadini barbaramente fucilati  e, successivamente, ci si è spostati nella borgata di “Santo Pietro”, frazione di Caltagirone, per la cerimonia ufficiale

Uno degli aspetti importanti della Cerimonia commemorativa è l’unità di intenti tra i Comuni di Acate e Caltagirone  e dei rispettivi Sindaci i quali ogni anno si incontrano per commemorare e ricordare i fatti accaduti tanti anni fa, a  dimostrazione che i morti non hanno alcuna appartenenza territoriale ma appartengono a tutte le comunità, senza distinzione alcuna.

Sono momenti di forte rilevanza valoriale, estremamente attuale, in quanto non solo affermiamo una verità storica  ma rinnoviamo e confermiamo anche i valori essenziali del nostro essere comunità civile: quelli della vita, della convivenza pacifica, del ricordo dei caduti innocenti, troppo spesso messi ”in disparte”, rimossi nell’oblio delle coscienze  da una società sempre più confusa e  disorientata.

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