La nona edizione dell'(H) Open Week, promossa dalla Fondazione Onda ETS in occasione della Giornata Nazionale della Salute della Donna, si presenta come un’importante iniziativa volta a promuovere l’informazione, la prevenzione e la cura al femminile. Le iniziative saranno valide dal 18 al 24 aprile. Numerose sono le attività e i servizi offerti durante questa […]
«IL CARA DI MINEO VA CHIUSO, ALTRO CHE FARNE UN HOTSPOT!»
20 Apr 2016 13:24
«L’accoglienza dei migranti non può essere organizzata per ragioni di puro interesse -lo dice la parlamentare del M5S, Marialucia Lorefice, prima firmataria dell’interrogazione al Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, concernente la possibilità che il Cara di Mineo possa divenire hotspot-. Non si può decidere la creazione di un hotspot che non abbia alcun requisito per dirsi tale, ancorché gli hotspot non sono neanche pensati nell’ordinamento giuridico italiano. Premesso che la natura stessa dei centri hotspot li vedrebbe creati per adempiere a funzioni identificative dei migranti appena giunti in territorio italiano, quindi, immaginabili vicino alle coste dove si verificano gli sbarchi, non certo in una posizione territorialmente internata. Gli hotspot dovrebbero essere propedeutici alle operazioni di ricollocamento che, di fatto, ad oggi, neppure funzionano. Per entrare nel merito del Cara di Mineo, a nostro parere, andrebbe chiuso e non riorganizzato in altra veste, dati i pregressi per i quali risultano indagati esponenti politici locali e membri del Governo, e dato che dalle ispezioni effettuate non risulta adatto a garantire un’accoglienza dignitosa. Già durante un Question Time -sottolinea la Lorefice- il M5S si era detto contrario ad un hotspot ad Augusta. Assurdo sarebbe stato pensarlo lì, luogo circondato da siti ‘sensibili’ come l’arsenale della Marina militare, una base Nato uno degli impianti petrolchimici più grandi d’Europa, lungi da noi la new entry di Mineo, centro per il quale sono stati aperti tre filoni d’indagine, nel vortice di Mafia capitale, per non parlare del fatto che i migranti vengono ‘parcheggiati’ al suo interno in barba a qualsiasi legge che si dica rispettosa dei diritti umani, giusto per far piacere a qualcuno, migranti spesso destinati a diventare vittime di un fenomeno sempre più dilagante, il ‘caporalato’. Per questi motivi abbiamo ritenuto fondamentale depositare un’ennesima interrogazione sul centro di Mineo. Chiediamo spiegazioni su queste scelte inaccettabili, auspichiamo, lo ripeto, che venga chiuso. Ogni altra soluzione non risulta degna di un’accoglienza che si dica tale. È una vergogna che si continui a puntare, nonostante gli scandali, su questo centro».
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