GIORNATA MONDIALE DEL MALATO, IERI CELEBRAZIONI

Entrano nel vivo le celebrazioni in occasione della Giornata mondiale del malato. Ieri pomeriggio, all’opera pia Eugenio Criscione Lupis di Ragusa, si è tenuto il rito della benedizione degli anziani oltre alla celebrazione eucaristica officiata da don Giorgio Occhipinti, direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale della salute. Una iniziativa ancora più significativa perché caratterizzata dalla presenza di Rosa Baglieri, la sorella di Nino, l’atleta di Dio, accompagnata dal marito, Paolo Zocco. “La testimonianza dei familiari di Nino Baglieri proprio in occasione delle celebrazioni relative alla Giornata mondiale del malato – afferma don Occhipinti – ci ha fatto comprendere come, a volte, possano essere le meno semplici le strade che conducono verso il Signore. La vita di Nino Baglieri è l’esempio più lampante e fulgido di questo votarsi completamente a Dio seppur in una situazione di sofferenza”. Nino Baglieri, nato a Modica nel 1951, intraprende il mestiere di muratore e a diciassette anni, nel maggio del 1968, precipita giù da una impalcatura alta 17 metri. Rimane paralizzato. Inizia il suo cammino di sofferenza. Dal 1970 iniziano per Nino anni oscuri, in solitudine, sofferenza e tanta disperazione. Il 24 marzo del 1978, venerdì santo, alle quattro del pomeriggio, un gruppo di persone facenti parte del Rinnovamento nello Spirito prega per lui. Nino sente in sé una trasformazione. Da quel momento accetta la Croce e dice il suo “sì” al Signore. Comincia un continuo flusso di relazioni che non solo lo fa uscire dall’isolamento ma lo porta a testimoniare il Vangelo della gioia e della speranza. Dal 6 maggio 1982 in poi, Nino festeggia l’anniversario della Croce e lo stesso anno entra a far parte della famiglia salesiana come cooperatore. Il 31 agosto 2004 emette la professione perpetua tra i volontari con Don Bosco. Muore nel 2007. “Nino aveva una parola dolce per tutti – ha ricordato la sorella Rosa – nonostante la sua condizione di sofferenza, ha testimoniato la sua gioia, la sua voglia di vivere nel nome del Signore. Era questa la sua forza più grande. L’essere semplice nelle sue oggettive difficoltà quotidiane. Chi veniva a casa nostra a dare conforto se ne andava confortato proprio per quel senso di serenità che mio fratello riusciva a trasmettere”. E il cognato Paolo Zocco rammenta: “Nell’ultimo viaggio a Roma, poco prima che venisse a mancare, ha portato la sua testimonianza alla famiglia salesiana della Capitale. Era sofferente ma felicissimo di avere potuto portare a termine quella che per lui sarebbe stata la “missione” forse più importante della sua vita”. Intanto, l’ufficio diocesano della Pastorale della salute, in collaborazione con l’Asp 7, il Comune di Ragusa, l’Unitalsi, la cappellania ospedaliera, l’Associazione volontari ospedalieri, la rete di associazioni “I petali del cuore”, il centro diurno Alzheimer, si prepara per i prossimi appuntamenti della Giornata mondiale del malato. Domani, mercoledì 10 febbraio, alle 10, nella cappella dell’ospedale Civile, animata dal centro diurno Alzheimer, si terrà la celebrazione eucaristica e l’imposizione delle ceneri. Giovedì 11 febbraio, in occasione della memoria della Beata vergine Maria di Lourdes, sarà celebrata la giornata mondiale del malato. La mattina, dalle 9,30, il vescovo, mons. Carmelo Cuttitta, si recherà in visita ai malati presso alcuni reparti dei presidi ospedalieri “Maria Paternò Arezzo” e “Civile” di Ragusa. Sempre di mattina, i sacerdoti, accompagnati dai ministri straordinari della santa comunione, si recheranno in visita da alcuni malati e anziani delle proprie parrocchie. Nel pomeriggio, in Cattedrale, dalle 15,15 ci sarà l’accoglienza dei malati a cura dell’Unitalsi sottosezione di Ragusa. Alle 15,30 la recita della coroncina alla Divina Misericordia mentre alle 16 si terrà la concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Carmelo Cuttitta alla presenza dei malati accompagnati dai volontari delle varie associazioni e delle parrocchie della diocesi. Le iniziative si concluderanno il 12 febbraio alle 16 con la Via Crucis del malato animata dalla cappellania ospedaliera e dai volontari dell’Avo nelle corsie dell’ospedale Maria Paternò Arezzo.

 

 

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