APPROVATO A MAGGIORANZA IL CONTO CONSUNTIVO 2014

 

Approvato a maggioranza il conto consuntivo 2014, delibera poi dotata di immediata esecuzione.

Presenti venti consiglieri la seduta si apre con l’intervento dell’assessore al Bilancio, Vincenzo Giannone, che illustra il conto consuntivo 2014 e cita un avanzo di amministrazione di € 4.500.000,00 circa a dimostrazione che continua il trend positivo. Il deficit complessivo, per questa ragione, passa da 17 milioni di euro a quattordici milioni. Il tempo di pagamento dei fornitori è passato da 1200 giorni a 127 grazie ad una migliore organizzazione dell’ufficio.

Il comune non è più definito un ente strutturalmente deficitario perché sei parametri su dieci previsti dalla normativa sono in linea.

La Presidente del collegio dei revisori dei conti, Anna Maria Aiello, illustra il parere reso dal collegio e rileva un avanzo di € 4.534.051,24. Risultato positivo che in parte è determinato dal recupero evasione anche se questo processo deve dare ancora per intero i suoi frutti. La gestione di cassa è attiva. Poco più di undici milioni di euro.

Fondo cassa generato non da un’ eccedenza derivante da una riscossione dei pagamenti, ma da una quantità di liquidità non impiegata nell’anno. Parliamo ovviamente del fondo vincolato, ovvero quello trasferito grazie al Dl 35: ovvero i 64.463.000,00 di euro derivanti dal mutuo con la Cassa depositi e  Prestiti che può essere utilizzato solo per pagare i debiti certi, liquidi ed esigibili.

Una somma vincolata che va comunque ricostruita come si vedrà in sede di argomento di piano pluriennale finanziario.

Registra una forte presenza di residui attivi di competenza rispetto a quelli attivi. Si è alla presenza di una riscossione degli accertamenti pari al 30%; la percentuale dei pagamenti è più alta e questo determina l’impiego dell’anticipazione di cassa.

In ordine all’evasione non ci sono elementi che possono determinare una risoluzione. Il patto di stabilità è stato rispettato in misura molto esigua, proprio al limite. Elementi di criticità sono emersi nella gestione dei residui e dei debiti fuori bilancio.

Criticità riguardano i residui. Il loro accertamento ha determinato una fase molto complessa: si è registrato un impegno, nei diversi settori dell’ente, davvero immane. Un lavoro fatto a rilento. Alla fine il risultato finale è in linea con il conto consuntivo 2014.

Nel conto consuntivo si registrano € 97.330.770 di residui attivi e € 122.082.840 di residui passivi che determinano un disavanzo.

I debiti fuori bilancio riconosciuto ammontano a € 18.287,87 e debiti fuori bilancio pagati sono di € 1.961.821,12 e ciò vuole dire che ci sono debiti riconosciuti e non approvati dal consiglio: bisogna accelerare le procedure di riconoscimento in consiglio.

Il rapporto con le partecipate è molto critico perché insistono debiti nei confronti delle due società.

Per la Fondazione Teatro Garibaldi e il Consorzio Turistico sono stati rilevati elementi che devono essere valutati dall’amministrazione e dal consiglio comunale. Il Consorzio dispone di fondi pubblici che devono essere utilizzati secondo norma.

Registra che la formazione dei residui attivi e passivi e il fondo cassa creano una diversità tra la parte contabile e quella reale in quanto condizionata da un’anticipazione di tesoreria non rimborsata.

Il collegio, alla fine della relazione legata al parere, fa una panoramica dei rilievi, considerazioni e proposte perché si giunga ad una sana gestione dei conti in riferimento alle criticità legate alla anticipazione di tesoreria, sulla utilizzazione dei fondi vincolati, sull’anticipazione di liquidità del D L 35/2013, la gestione dei residui, sul recupero dell’evasione tributaria, proventi dei beni dell’Ente, sugli organismi partecipate, sull’inventario dei beni mobili e immobili, sui crediti e debiti con le società partecipate, sui debiti fuori bilancio, sulle passività potenziali, sulla spesa del personale e gestione delle Risorse umane.

Il parere del collegio è favorevole per l’approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2014 in quanto si rileva la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione.

Apre la serie del dibattito, il consigliere Ivana Castello la quale pone alcune domande all’assessore al bilancio, Giannone, di carattere tecnico sul rendiconto e in ordine ai totali rilevati, ai parametri relativi agli indici deficit ari, qualcuno infatti è stato registrato come non deficitario.

Illustra rilievi sulla situazione cassa al 31 dicembre 2014 che pur positiva di undici milioni di euro ma si deve tenere conto delle somme introitate dal DL 35; la Corte dei Conti la definisce negativa perché quegli undici milioni andavano spesi per pagare i debiti certi, liquidi e esigibili e forse non bastano a fronteggiarli tutti. Il saldo reale è invece un altro ovvero di € 10.951.044,49. Quindi questo parametro va rivisto e quindi chiede di capire quali sono le posizioni dell’amministrazione sui quesiti posti.

L’assessore al Bilancio Enzo Giannone nella replica sostiene che sui debiti riconosciuti o liquidati c’è una diatriba nel senso che la norma sostiene che vanno riportati solo quelli riconosciuti dal consiglio.

Anche su quella delle anticipazioni di cassa il legislatore indica che va rilevata solo quella utilizzata; la relazione deve essere vincolata alla norma.

Il consigliere Ivana Castello denuncia una discrasia nell’atto deliberativo di consiglio, n° 101 del 2014, sul riconoscimento dei debiti fuori bilancio perché è utile per capire i parametri deficitari che invece sono giudicati non deficitari. La Corte dei Conti conferma che il Comune è un Ente strutturalmente deficitario.

Il presidente del collegio dei revisori sottolinea che il riferimento è il conto consuntivo 2014 e non il piano di equilibrio finanziario che riguarda tutta la finanziaria dell’ente, la cui discussione è stata fissata nel consiglio di lunedì 30 novembre.

L’assessore ha fatto delle osservazioni vere perché riferiti dalla legge. Semmai il rilievo di cassa è solo legato al fatto che gli undici milioni presenti nella cassa non sono stati spesi.

Il consigliere Carmelo Cerruto rileva che su quest’argomento in commissione bilancio non si è potuto esprimere e in particolare per chiarire aspetti di carattere tecnico. Fa emergere che la maggioranza in commissione ha preferito votare che rispondere ai quesiti dell’opposizione: mancando questo creano situazioni difficili perché tecnici in consiglio comunale.

Affronta il tema del debito delle partecipate che è riportato in sei milioni di euro e non è menzionato un debito di quattro milioni e quattrocentomila euro. Chiede se è vero. Chiede qual è la capacità di riscossione dell’ente utile a valutare i flussi di cassa in ordine al pagamento delle tasse.

La percentuale aiuta a capire l’incisività dell’amministrazione a introitare risorse dall’imposizione.

Registra come l’amministrazione abbia fatto spese senza un parere del responsabile finanziario; non ci sono rilievi nella relazione del collegio e poi a quanto ammontano gli interessi dell’anticipazione di cassa per l’anno 2014.

Il presidente della commissione bilancio, il consigliere Luigi Giarratana, valuta che in commissione il collegio è stato presente per ben due volte e ha dipanato dubbi e aiutato a chiarire. Presenta un emendamento tecnico al conto consuntivo. Nel 2014 si è ripresa una fase di risanamento lo dicono i numeri del documento finanziario; la riscossione deve essere migliorata e tra poco partirà quella coattiva, l’evasione è emersa.

Il consigliere Vito D’Antona rileva che quest’anno è accaduto che la giunta si riunisse tre volte per fare altrettante delibere per il conto consuntivo. Non c’è precedente su questo. Registra una complessità delle procedure, la situazione instabile della Regione siciliana e poi un’assoluta sottovalutazione della questione finanziaria da parte del sindaco e della sua amministrazione.

Governare pensando alle mire personali non giova a responsabilizzare rispetto alle economie che si dovrebbero fare.

Stigmatizza l’atteggiamento dell’assessore Enzo Giannone che in cinque minuti liquida l’argomento quando invece sarebbe necessario fornire maggiori indicazioni al dei numeri offerti.

La prima cosa da fare come assessore al Bilancio avrebbe dovuto giustificare al fatto che siamo arrivati al 30 novembre senza l’approvazione del conto consuntivo 2014. Non è una bella figura. Ricorda quando si diceva che il bilancio di previsione sarebbe stato approvato a febbraio, oggi non c’è alcuna traccia.

Visto come sono andate le cose siamo ormai al di là del 31 dicembre per l’adozione del bilancio di previsione 2015.

Nonostante il parere favorevole dei revisori dei conti vi sono delle indicazioni critiche e ci si aspetta su ogni punto emerso una posizione dell’amministrazione su cosa intende fare.

Gli avanzi registrati nel 2013 e nel 2014 non sono attendibili riferisce la Corte dei Conti. Se in tema di discussione del piano pluriennale finanziario si apre la questione degli accertamenti del pregresso si arriva al punto.

La cassa se è depurata a fine 2014 della somma dovuta all’anticipazione della Cassa depositi e prestiti ha un risultato negativo. E’ un problema grandissimo; c’è una difficoltà di equilibrare la cassa che risulta necessaria ed indispensabile con la contabilità armonizzata senza discrezionalità: le riscossioni devono corrispondere alle spese. Queste cose devono dire l’amministrazione alla città unitamente a chiarire le cose da fare rispetto alle criticità emerse.

La precedente amministrazione aveva fatto una politica di risanamento, questa no.

Riscossione, entrate e la cassa sono un unico problema. Se spendo cento euro e non li riscuoto, significa fallimento. Si scrivono somme che non sono riscosse; la lotta all’evasione è solo propaganda.

In due soli consuntivi si è scritto in bilancio che c’erano evasori per dodici milioni di euro. A giugno non è entrato un centesimo delle riscossioni sulle tasse. Si chiede se questa è una sana amministrazione. Rilievi che sono stati fatti dalla Corte dei conti e dei revisori che parlano di situazione finanziaria gravissima. Denuncia lo smantellamento dell’ufficio ragioneria; la vecchia classe dirigente è stata sostituita con il nulla. Oggi il segretario generale non ha il tempo per occuparsene. Si è raggiunto il punto più basso della riscossione: con l’acqua siamo al 12 per cento, il 36 per cento della Tarsu.

Questo impedisce di parlare di programmazione e cose da fare. Sull’evasione sono state fatte tre delibere per avere un supporto per la riscossione. Ad analizzare gli atti alla fine chi deve fare questo lavoro non si capisce. Si paga l’agio sulla riscossione ordinaria (3,6 per cento su Iva) e il 17,5 per evasione.

I revisori dei conti sul Consorzio degli operatori turistici rilevano che hanno speso 52mila euro comprando un pulmino e altri mezzi e non spenderli per l’incremento turistico. Qui c’è un danno erariale e va recuperato. Gli viene il dubbio che l’assessore Giannone non abbia letto la relazione.

Invita il sindaco a occuparsi di più e meglio della situazione economica dell’Ente.

Il consigliere Ivana Castello rimarca il fatto che la una seria lotta all’evasione rende un’utilità a tutti nel senso che le tasse diminuiscono. Il conto consuntivo non da la vera idea di quanto non è stato riscosso.

Valuta che non ci siano le condizioni per votare positivamente quest’argomento.

Il sindaco nella replica si limita al conto consuntivo e non del piano che è stato approvato dalla Corte dei Conti. Nella situazione in cui ci troviamo oggi anche comuni una volta virtuosi hanno difficoltà a chiudere in tempo il conto consuntivo. Questo da un quadro della situazione che è aggravata dal lavoro per gli riaccertamenti per i quali gli uffici si sono impegnati: è la ragione per la quale il documento finanziario è stato adottato dalla giunta per tre volte.

Oggi ogni singolo settore ha fatto i propri riaccertamenti e questo è un dato certo. Quest’amministrazione avrebbe voluto avere un bilancio a febbraio e a marzo 2015. Ma non è stato possibile per i cambiamenti che si registrano nel merito e nel metodo nel modo di redigere il bilancio.

Sulla riscossione coattiva è necessario farla. Saranno inviati ruoli per sei milioni di euro per il pregresso; saranno rateizzati per quei cittadini che hanno inoltrato l’istanza. Adesso ci s’impone di andare oltre e quindi ormai la macchina del recupero è partita.

Per quanto attiene agli indirizzi rivendica che dedica molte ore nella gestione finanziaria del comune; la Corte dei Conti ha dato grande fiducia a quest’amministrazione. Oggi è fondamentale approvare il rendiconto, chiudere l’accertamento dei residui e approvare il bilancio di previsione.

Il dibattito si è concluso. Il consigliere Piero Covato chiede una sospensione della seduta per chiarire il senso di un emendamento che è stato presentato dalla maggioranza.

I gruppi di opposizione non sono d’accordo e si vota sulla sospensione che è accolta con tredici voti favorevoli. Alla ripresa dei lavori sono presenti diciannove consiglieri. L’emendamento presentato dalla maggioranza è ritirato e non ammissibile quello presentato dall’opposizione perché depositato ad apertura di dichiarazione di voto.

Il consigliere Carmelo Cerruto rileva che l’emendamento verteva sulla restituzione della somma di 52 mila euro che il Consorzio turistico ha utilizzato per fini non previsto dai compiti d’istituto; ma su quest’argomento si ritornerà in quanto si sta raccogliendo della documentazione.

Annuncia il voto contrario sul conto consuntivo in quanto in disaccordo sull’impostazione generale e in quanto non posti nella condizioni di apprendere intenzione alcuna su una programmazione dell’amministrazione rispetto ai rilievi critici emersi.

Il consigliere Vito D’Antona per le considerazioni già fatte annuncia il voto contrario. La delibera 210 del 9 novembre della giunta con annesso allegato che cita le modalità di riscossione coatta in cui acclara e conferma, leggendo la delibera, il 3,60 per cento di agio su riscossione ordinaria così come sostenuto prima. Tale spesa è addebitata ai contribuenti.

La PO ai tributi con determina conferma nel contratto quanto stabilito dalla giunta.

Il consigliere Piero Covato contesta il fatto che il consigliere Vito D’Antona legge una parte della delibera e fa riferimento ad una determina in assenza della PO che l’ha scritta è assente.

 Taccia D’Antona di essere stato scorretto. Rileva che per il secondo anno si registra un avanzo di amministrazione. Questo è un dato certo. L’opposizione cerca di ostacolare la verità e Covato annuncia il voto positivo al conto consuntivo 2014. Rivendica all’amministrazione l’attività di risanamento in atto.

La delibera sul conto consuntivo 2014 è approvata a maggioranza con tredici voti favorevoli e sette contrari. L’atto è dotato dell’immediata esecutività con la stessa votazione.

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