IL CENTRO DEMOCRATICO APRE IL DIBATTITO SUGLI ASSETTI E LE PROSPETTIVE IN SICILIA

“In un contesto di confusione e di paralisi che vede governo e parlamento regionali chiusi nei loro giochi di Palazzo, il Centro Democratico apre il dibattito sugli assetti e le prospettive della Sicilia dopo l’infausta esperienza Crocetta.
Il partito di Tabacci, alleato di Renzi, allargatosi a 13 deputati con la confluenza dei  cattolico-democratici usciti da Scelta civica (Dellai, Oliviero, Caruso etc.) nel gruppo parlamentare CD-Per l’Italia, si struttura anche in Sicilia e lancia la sfida del cambiamento della  classe dirigente inadeguata. Un gruppo di esperti sta elaborando un master plan per proporre all’Italia ed all’Europa un nuovo ruolo trainante  delle regioni meridionali nel nuovo contesto mediterraneo e globale, puntando su una moderna infrastrutturazione materiale e immateriale e sullo smantellamento dell’accentramento regionale con l’abolizione della fallita autonomia speciale, prima che cali sulle Regioni, a partire dalle più inefficienti, la scure di Renzi con il plauso dell’opinione pubblica.
Il presupposto per la credibilità di qualsiasi progetto resta la sostituzione della rappresentanza non solo politica.  Per questo il Centro Democratico ha scelto di non dare asilo in Sicilia ai numerosi deputati regionali vaganti alla ricerca di collocazioni politicamente più dignitose come un partito nazionale, rifiutando di partecipare così ai giochi di Palazzo che paralizzano la Sicilia.
Tabacci non solo incontra lunedì a Palermo i quadri del suo partito, ora rappresentato in Sicilia dall’ex sindaco di Catania Francesco Attaguile che aveva abbandonato ancor giovane la politica attiva all’inizio della seconda repubblica, ma chiama a raccolta tutti coloro che  vogliono “voltare pagina” dopo i disastri prodotti da Crocetta, per offrire un’alternativa di rinnovamento e di sviluppo credibile alla mera protesta distruttiva.
Sono stati invitati Fabrizio Ferrandelli, dimessosi di recente dall’ARS, Giuseppe Bruno, presidente renziano dell’assemblea regionale PD, Ando’ e Barbalace di LabDem, Leoluca Orlando ed Enzo Bianco, l’ex rettore dell’Università di Palermo Roberto Lagalla, il fondatore di Sicilia Nazione Gaetano Armao, il leader dei liberali Stefano De Luca, lo scrittore e giornalista  Pietrangelo Buttafuoco, il presidente di Confcommercio Piero Agen, dell’ANCE (costruttori) Angelo Turco e del Codacons Francesco Tanasi (consumatori). L’ex vicepresidente della Regione Totò Placenti e il prof. Massimo Guarascio dell’Università di Roma-LaSapienza riassumeranno il lavoro svolto dagli esperti per il master plan.
Si discuterà anche l’ipotesi di proporre ai partiti e agli elettori la non ricandidabilita’ dei deputati regionali uscenti qualora non mettano fine con le dimissioni alla fallimentare legislatura.
Al termine sarà proposto un organismo comune per accelerare l’epilogo della catastrofica esperienza Crocetta e preparare la ripartenza credibile della Sicilia, con funzione del tutto analoga al CLN che nel’43 riunì intorno allo stesso tavolo De Gasperi, Togliatti, La Malfa, Nenni, Casati per i liberali etc., che sospesero le profonde diversità che li dividevano per preparare in clandestinità, in una Roma ancora a lungo occupata dai tedeschi, le basi dell’Italia moderna”.
La riunione presieduta da Tabacci si svolgerà a Palermo lunedì 30 alle 15.30 nell’aula magna dell’Istituto Thomas More, in via delle Croci 6.

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