A DICEMBRE LA PRIMA MOSTRA ANTOLOGICA DEDICATA A GIUSEPPE COLOMBO

Il Convento del Carmine a Modica, restituito alla città di Modica a Maggio 2015 con l’omaggio agli 80 anni del maestro Piero Guccione, ospiterà dall’11 dicembre al 31 gennaio 2016 settanta opere del Pittore Giuseppe Colombo che ripercorrono i suoi primi 15 anni  di carriera.
Notato alla fine degli anni ottanta dall’Accademia delle Belle Arti” di Catania dal maestro Franco Sarnari, allora titolare della cattedra di pittura, invita Colombo ad inserirsi nel “Gruppo di Scicli”.
La mostra organizzata dalla Fondazione Teatro Garibaldi con il patrocinio del Comune di Modica, il coordinamento di Tonino Cannata, è stata interamente curata dallo storico dell’arte Paolo Nifosi’ che scrive sull’artista: “utilizza la fuliggine, il carboncino, la matita   traendo spunto da foto dell’Ottocento. E’ del 2004 un ritratto di Degas, del 2009 un Nudo, che idealmente vuole essere un omaggio a Courbet, un altro Nudo verticale tratto da una foto dell’Ottocento: il corpo in questi casi emerge dall’oscurità potenziando la seduzione e il coinvolgimento. La sua tentazione dell’ombra, della sua ambiguità e del suo mistero, continua a ritornare anche negli oli e ne è un esempio Nudo al tramonto (2010), dove l’eros suggerito e alluso contiene il “memento mori” della Morte di Maria del Merisi”. Fra i paesaggi spicca “Marina di Modica”, “Un dipinto – dice Nifosì – che in parte è una dichiarazione di poetica riguardo alla sua idea di obiettività, proposta di sviluppi di volumi in profondità, di luci che ne definiscono le superfici, di sperimentazioni pittoriche in atto, anche in relazioni alla frequentazione dei suoi maestri diretti, Guccione e Sarnari e a memorie hopperiane”. 
 Anche Marco Goldin,  rivela il suo talento nel riappropriarsi dell’evidenza visiva con uno sguardo penetrante, con lenti potentissime, animando di rinnovata energia ciò che lo sguardo percepisce, a dimostrazione che la poesia è possibile coglierla intorno a noi e che i poeti e gli artisti hanno la virtù di rivelarcela”.
Fra gli interventi nel catalogo dell’antologica di Modica, figura quello di Stefano Malatesta. Il giornalista e scrittore, estimatore dell’arte di Colombo, scrive: “Ci sono altri artisti che devono stare attenti alla loro straordinaria capacità tecnica che li può portare molto lontano, più lontano di quanto essi stessi vorrebbero. Quando ho visto per la prima volta un suo disegno acquerellato, il soprannome che mi è venuto spontaneo da dargli è stato quello di Le magiciens du crayon.   Era una volpe uccisa e abbandonata lungo una strada di campagna. Vista con una prospettiva laterale, dava un senso di movimento anche se l’animale era morto. Io credo che Giuseppe sia uno dei migliori disegnatori italiani in assoluto”. 
La mostra verrà inaugurata venerdì 11 dicembre alle ore 18, gli orari di apertura saranno i seguenti: dal lunedì al giovedì dalle 10 alle 20, dal venerdì alla domenica dalle 10 alle 21.
Ingresso: 2 euro, gratis i minori fino a 12 anni. Info al 0932/946961.

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