LA DISTRIBUZIONE FANTASMA DI BIGLIETTI PER LA CORSA IN TRENO DI DOMENICA DA RAGUSA A DONNAFUGATA

 

“Come trasformare un evento che avrebbe dovuto essere piacevole nella solita manfrina all’italiana. Ma con le amministrazioni grilline tutto questo non avrebbe dovuto essere messo al bando? Non dovrebbe, piuttosto, essere tutto trasparente?”. E’ il senso della denuncia che arriva dal consigliere comunale del Movimento Civico Ibleo, Gianluca Morando, a proposito della corsa speciale in treno fissata per domenica 11 ottobre dalla stazione di Ragusa a quella di Donnafugata, patrocinata anche dal Comune, per cui erano stati messi a disposizione dei biglietti gratuiti (che servivano anche per l’ingresso al castello e al parco) da ritirare a partire da questa mattina al chiosco privato di via Roma, angolo corso Vittorio Veneto. “Peccato, però – spiega Morando – che, a partire dalle 8,15 di questa mattina, i biglietti erano già finiti. Quindi non si comprende come sia avvenuta questa distribuzione a meno di pensare che già alle 6 del mattino qualcuno era in fila per ritirare i ticket. Invece, sappiamo per certo che non è così e che la distribuzione era già stata fatta ieri, quasi ultimata in serata. Cosa che probabilmente non si sarebbe mai verificata se per la distribuzione il Comune avesse scelto un luogo istituzionalmente più adeguato come l’ufficio turistico di piazza San Giovanni. Perché non è stato deciso in questo senso invece di lasciare a bocca asciutta tutti i potenziali utenti? E perché il Comune ha predisposto un annuncio che non aveva alcun valore visto che nessuno, almeno per quanto ci risulta, ha potuto usufruire di questa distribuzione di ticket il giovedì mattina, cioè oggi? Un altro problema è che non è stato messo un limite. Cioè ad ogni persona, ieri, sono stati ceduti biglietti in quantità invece di, ad esempio, tre o quattro per ciascun richiedente. Ecco perché questa vicenda è sembrata proprio una pantomima. Spero che qualcuno dall’Amministrazione comunale ci dia delle spiegazioni su che cosa è realmente accaduto. Resta, in ogni caso, la magra figura. E aggiungo che anche se la responsabilità dell’accaduto potrebbe essere dell’associazione che ha organizzato l’evento, il Comune, in quanto ente patrocinatore avendo messo anche a disposizione l’entrata gratis nel castello, aveva il sacrosanto dovere di vigilare affinché certe cose non accadessero”.

 

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