INTERVENTO DI LA VIA A STRASBURGO

L’eurodeputato Giovanni La Via, in qualità di presidente della Commissione Ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare del Parlamento europeo, è intervenuto questo pomeriggio in aula a Strasburgo sullo scandalo che ha coinvolto la multinazionale Volkswagen. Il Parlamento europeo chiede a gran voce di chiarire se la manipolazione delle prove di emissione è stata compiuta anche in Europa, oltre che negli Stati Uniti, se riguarda emissioni inquinanti diverse dal NOx, come ad esempio il CO2, e cosa deve essere fatto per migliorare i test di emissioni nell’UE.

“Mi chiedo – ha detto l’europarlamentare – perché l’Unione europea debba sempre aspettare lo scandalo o la tragedia per agire, come nel caso dei migranti”.

“Oggi parliamo di una storia triste, pensavamo, da legislatori, di essere sulla strada giusta, dirigendoci verso un futuro con meno inquinamento proveniente dalle automobili, per garantire ai nostri cittadini una migliore aria da respirare. Ma adesso abbiamo la prova  che si trattava di un’illusione. “Come presidente della Commissione Envi- tuona Giovanni La Via (AP/PPE) – sono  preoccupato, e chiedo, se è poi vero, come abbiamo letto in alcuni articoli di stampa, che le emissioni erano di oltre 40 volte più alte dei limiti consentiti?. “Noi vogliamo sapere la verità e quindi chiedo alla Commissione europea di procedere con le necessarie investigazioni e soprattutto di tenere il Parlamento costantemente informato sui risultati delle indagini”.

Presente la Commissaria al mercato interno Elzbieta Bienkowska, che ha sottolineato che: “si tratta di una frode di una sola azienda , che ha messo in dubbio la fiducia dei nostri consumatori e danneggiato l’ambiente.” 

Poi rivolgendosi al Presidente, l’eurodeputato ha sottolineato che  “dovremmo anche chiedere agli Stati membri, responsabili dei controlli, come vengono svolti i test di omologazione e com’è possibile che le autorità non abbiano scoperto l’esistenza di meccanismi illegali? ” “Dobbiamo passare a test non il laboratorio ma in condizioni normali di guida su strada”. 

“Cosa pensa il Commissario dell’eventuale istituzione di un’Autorità di omologazione o sorveglianza europea, che possa gestire in maniera coordinata le operazioni di controllo e verifica?”

La Commissaria Bienkowska ha poi assicurato che “quanto successo non si ripeterà grazie a una politica di tolleranza zero contro le frodi”. “Il Consiglio competitività- ha continuato la Commissaria polacca- ha deciso di agire rapidamente e collettivamente e gli Stati membri collaboreranno con noi”.

“Mi auguro – conclude l’eurodeputato siciliano – che questo scandalo possa servire a scoprire fino in fondo cosa succede in questo settore, e se siamo dinanzi ad un caso isolato o ad un comportamento illecito comune a più aziende”. “Adesso dobbiamo intervenire per fare in modo che le regole stringenti che poniamo per la qualità dell’aria a tutela della nostra salute, vengano pienamente rispettate e che i controlli consentano davvero di impedire frodi come quelle commesse, e di punire severamente comportamenti simili”.

La Commissione europea intanto procederà su tre campi:

Investigazioni per stabilire i fatti, rafforzamento delle regole e accelerazione sul quadro normativo. La Commissaria Elzbieta Bienkowska infine ha annunciato che sarà proposto “un nuovo sistema di test che impedirà l’utilizzo di meccanismi o software capaci di cambiare i valori delle emissioni”.

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