INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA FOTOGRAFICA “VIENI A MODICA” DEL FOTOREPORTER GIOVANNI ANTOCI

Una tra le molteplici iniziative culturali dell’Estate modicana, di grande attrattiva promozionale per il territorio della Contea, fortemente voluta dai membri del Consorzio di Tutela del Cioccolato di Modica, nelle figure del Direttore, Nino Scivoletto, e del direttore artistico Prof.ssa Grazia Dormiente, è sicuramente la mostra “Vieni a Modica” del fotografo professionista e fotoreporter Giovanni Antoci, inaugurata il 3 settembre al Palazzo della Cultura di Modica, dall’assessore Salvatore Lorefice, con il tradizionale “scioglimento” del nastro, (in sostituzione del sindaco Ignazio Abbate, arrivato alla mostra in un secondo momento). L’allestimento della mostra è stato curato dallo stesso Giovanni Antoci, che nel corso della sua carriera professionale, ha raccolto migliaia di foto da copertina su Modica. La Prof.ssa Grazia Dormiente, ha scritto un bellissimo testo di presentazione, nel quale sottolinea una profonda verità: <…esalta la “riorganizzazione attrattiva” del territorio di Modica>. Grazia Dormiente, individua un brano dal testo “Le città invisibili” di Italo Calvino, che sembra esser stato scritto appositamente per raccontare il fascino delle immagini esposte, l’occhio fotografico e la personalità di Antoci: “La città non dice il suo passato, lo contiene come le linee d’una mano, scritto negli spigoli delle vie, nelle griglie delle finestre, negli scorrimano delle scale, nelle antenne dei parafulmini, nelle aste delle bandiere, ogni segmento rigato a sua volta di graffi, seghettature, intagli, virgole”.

Il dinamismo delle immagini del fotoreporter, mette in moto i cinque sensi del corpo umano, ed evidenzia il forte legame con la terra che gli ha dato i natali, racchiudendo tutto il sapore e l’odore della città patrimonio dell’Unesco: storia, archeologia, tradizione e folklore, arte, architettura, cultura, tradizione contadina, tradizionale lavorazione del cioccolato, mare e paesaggi cittadini e campestri mozzafiato. Tutto questo e anche molto di più, la città del colore, che vista da lontano si mostra come fosse un presepe dolcemente adagiato sulle colline dei monti Iblei, illuminato da gialle luce che ne esaltano la topografia. Singolari e molto belle le foto, alcune in particolare, sono davvero uniche: “San Giorgio che esce dalla chiesa di San Pietro”, nel 2002, un momento storico che supera i contrasti campanilistici delle fazioni religiose; “Heracle di Cafeo”, la statua in bronzo del III° sec. a.C.; “la scala a chiocciola” della chiesa barocca di San Giorgio, progettata dall’architetto di tutto il Val di Noto, Rosario Gagliardi; il “dipinto della chiesa rupestre di S. Nicolò Inferiore (XI-XIV sec.)”; le numerose foto relative alla tradizionale lavorazione del cioccolato che fanno comprendere e apprezzare la tipicità e la particolarità di una prelibatezza enogastronomica, golosamente e ruvidamente dolce, legata da sempre all’identità storica e culturale di Modica. La mostra è stata impreziosita dal video che, dice il Direttore del Consorzio di Tutela del Cioccolato di Modica, Nino Scivoletto, sarà inviato al Cluster del Cioccolato dell’Expo di Milano 2015; realizzato da Jestosoft, racconta Modica attraverso le foto di Giovanni Antoci, con le meravigliose melodie del modicano Pietro Floridia, (“Serenata” del 1895 e “Maruzza” del 1895).

 

 Il video rende quindi onore a Modica, gioiello inestimabile, incastonato nei monti iblei, perla rara da fare apprezzare in tutto il mondo, anche tramite questa iniziativa importante all’Expo di Milano.

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