NO ALLA DISCARICA DI TRUNCAFILA A SCICLI

Palermo, 3 settembre 2015 – Individuata l’ennesima discarica nel Ragusano in contrada Truncafila a Scicli, nello stesso sito oggetto, peraltro, di un progetto finanziato dall’UE per attività di ippoturismo e conservazione dei beni archeologici. La Ssr Ato7 aveva previsto, già anni fa, proprio nella zona della ex cava di argilla, il conferimento dei rifiuti solidi urbani dell’intera provincia di Ragusa. Si tratta dello stesso Comune i cui organi amministrativi sono stati sciolti per infiltrazioni mafiose dal D.P.R. 29 aprile 2015, ed attualmente è governata da una triade di commissari straordinari.

 

“In effetti, – afferma la deputata del M5S Vanessa Ferreri, prima firmataria di un’interrogazione parlamentare depositata all’Ars – la triade, pur manifestando la propria contrarietà all’istituzione della discarica, con delibera immediatamente esecutiva n. 13 del 28 agosto scorso, ha di fatto “venduto” il sito di Truncafila al Consorzio Autostrade Siciliane, approvando la proposta di quest’ultimo secondo la quale il CAS prende in incarico tutte le opere di urbanizzazione e gli oneri di esproprio per far diventare il sito di Truncafila una discarica per inerti risultanti dagli sbancamenti della nascente autostrada Siracusa-Gela per la porzione di territorio ricadente fra i comuni di Modica e Scicli”. Una volta ricolma di inerti, quali pietre, massi e terra rimossi dal tracciato autostradale, la cava sarà pronta per la piantumazione di alberi e piante con la prospettiva, dunque, di diventare, un vero e proprio parco extraurbano, con costi di realizzazione a carico del CAS.

 

“Chiediamo al governo regionale – continua Ferreri – chi controllerà la composizione e la quantità del materiale che si andrà a conferire. Ma soprattutto, in che modo una discarica di inerti sarebbe compatibile con la piantumazione”. “Era già fortemente dubbia la legittimità di un’ipotetica discarica in c.da Truncafila, – aggiunge la deputata Cinquestelle – dal momento che la normativa vigente stabilisce che “le opere per la realizzazione degli impianti necessari alla gestione integrata dei rifiuti […] possono essere ubicate anche in zone classificate agricole dai vigenti strumenti urbanistici comunali, purché distino almeno tre chilometri dal perimetro del centro abitato. Mentre c.da Truncafila risulta essere densamente abitata da numerosi cittadini, oltre che essere ad appena 4 km in linea d´aria dal centro urbano”.

 

Un diktat quello di Ferreri: “Il sito venga cancellato una volta per tutte dal Piano regionale per la gestione dei rifiuti. Venga sollecitata, inoltre, – conclude la parlamentare M5S – la commissione straordinaria di Scicli a ritirare la delibera facendo chiarezza su tutto ciò che riguarda la gestione dei rifiuti nel comune del Ragusano”.

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