IL PRESIDENTE GIGI BELLASSAI : “BASTA CON LE CARTE BOLLATE E GLI INTERESSI PRIVATI

Alla luce del Decreto N. 869 del 3 agosto 2015, con cui il Presidente della Sezione Prima del TAR Palermo, in accoglimento della domanda cautelare, ha provvisoriamente sospeso l’impugnata ordinanza n. 3 del 9 luglio 2015 del settore III, LL.PP.MM., del Comune di Castellammare del Golfo, avente ad oggetto “la pubblica accessibilità all’area demaniale marittima e per la libera e gratuita fruizione del mare, nella baie antistanti i faraglioni e l’ex Tonnara di Scopello”, fino alla camera di consiglio del 10 settembre 2015, fissata per la trattazione collegiale dell’istanza di sospensiva, appaiono opportune alcune puntualizzazioni in merito all’intera vicenda, che recentemente ha raggiunto l’apice delle polemiche e della polarizzazioni nell’opinione pubblica e tra le istituzioni interessate.

Detta sospensiva è stata concessa precipuamente sulla scorta della “nota n. 5322 del 10 luglio 2015 (ribadita nella successiva nota n. 5360 del 14 luglio 2015), con la quale la Soprintendenza ai BB.CC.AA. di Trapani diffida l’Amministrazione comunale di Castellammare del Golfo dal “compiere qualsiasi atto autoritativo che possa comportare usi impropri o recare pregiudizio alla conservazione dei beni tutelati”.

L’ultimo richiamato provvedimento, in ordine di tempo, del TAR Palermo, al quale ne seguiranno inevitabilmente altri, dà la stura per affermare con forza che le sorti dell’importante sito dell’ex Tonnara di Scopello non possono essere affidati alle sole decisioni della giustizia amministrativa, ma è necessario che le istituzioni, a tutti i livelli territoriali, con l’intervento sussidiario dei cittadini organizzati trovino una soluzione, appunto, “istituzionale” e, dunque, definitiva alla annosa questione. Sembra di assistere – ci sia consentita la metafora – ad un triste ed infinito “gioco dell’oca”, se sol si pensa che lo status di libero passaggio viene a immutarsi per atto unilaterale dei privati proprietari del complesso immobiliare afferente la ex Tonnara di Scodello, che hanno preso a “pretesto” una sentenza del CGA dell’anno 2010, confermativa di una precedente sentenza del TAR Palermo, secondo la quale il Comune di Castellammare del Golfo, in fase di redazione dell’ultimo PRG, avrebbe illegittimamente, per violazione delle norme di partecipazione al procedimento, ignorato il percorso per l’accesso al mare da loro prospettato all’Ente territoriale in forma di osservazioni, in alternativa a quello tracciato nelle previsioni di piano, con l’effetto che siffatta previsione urbanistica (quindi preordinata all’esproprio) è stata definitivamente ritenuta illegittima non già nel merito, ma per mero vizio di forma.

Da quel momento, sono iniziate le giuste e condivisibili battaglie di libertà e giustizia dei cittadini tese a rimuovere lo status di passaggio non più libero al sito, reso tangibile dal “dazio” pari a circa tre euro che i predetti proprietari hanno preteso (e fino al 10 settembre continueranno a pretendere) da chiunque volesse accedere a detto magnifico tratto di mare, richiedendolo quale corrispettivo per la  fornitura di non meglio precisati servizi accessori come l’accesso agli edifici storici, il più delle volte mai effettivamente prestati all’utenza.

Tuttavia, temiamo di essere facili profeti nel dire che l’atto d’imperio con cui il Comune di Castellammare del Golfo ha ripristinato detto pubblico passaggio, in disparte ogni considerazione sull’esito del ricorso avanzato dai proprietari avverso lo stesso (seppur non può sottacersi che la sospensiva è stata provvisoriamente concessa anche perché “sussiste fumus boni iuris”), comunque non sia risolutivo, nel medio e lungo periodo.

Pertanto gli Ecologisti Democratici siciliani, vista l’unicità del valore ambientale e paesaggistico, nonché storico, etnico e antropologico del sito della ex Tonnara di Scopello, si faranno promotori di un’iniziativa a livello regionale, affinché lo stesso possa essere davvero tutelo e valorizzato sotto l’egida della Regione Siciliana, alla stregua della Tonnara “Florio” di Favignana, istituendo una riserva naturale, da mettere “a sistema” con quella viciniore dello Zingaro, gestita efficacemente dall’Azienda Foreste Demaniali della Regione Siciliana.

Questa ci sembra davvero l’unica via d’uscita, prima che, con il susseguirsi delle “carte bollate”, la contesa tra le parti (privati proprietari, Comune di Castellammare del Golfo e Soprintendenza ai BB.CC.AA. di Trapani) prevalga sull’interesse collettivo supremo sotteso all’effettiva tutela e valorizzazione dell’ex Tonnara di Scopello, prevalente anche su quello all’uso pubblico (uti cives) indiscriminato e incontrollato della stessa, non potendosi, però, ritenere controllato l’uso per il solo fatto di renderne l’ingresso oneroso, secondo la tesi propinata dai proprietari, che, purtroppo, sembra sia avallata dalla Soprintendenza ai BB.CC.AA. di Trapani, laddove, come innanzi visto, questa ha diffidato il Comune di Castellammare del Golfo dal “compiere qualsiasi atto autoritativo che possa comportare usi impropri o recare pregiudizio alla conservazione dei beni tutelati”, da parte degli utenti non paganti, è il caso di aggiungere leggendo polemicamente tra le righe.

 

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