LAB 2.0 ED ASSOCIAZIONE PASSO MARINARO UNA SERIE DI AZIONI DI PROTESTA

«Oggi nasce ufficialmente il “Comitato Cristo si è fermato a Passo Marinaro” – dichiara Sonia Migliore, aprendo la conferenza stampa, dove era presente il Direttivo del Lab. 2.0 ed il Direttivo dell’Associazione Passo Marinaro– accendere i riflettori sulle problematiche riguardanti queste contrade, totalmente abbandonate, nonostante siano un’area S.I.C. e quindi tutelate, è un dovere civico oltreché morale e perciò intraprenderemo una serie di azioni di protesta. Passo Marinaro e Branco Piccolo sono due gioiellini dal punto di vista naturalistico, sono due attrazioni turistiche, che andrebbero salvaguardate per la loro bellezza intrinseca e perché, ogni anno, richiamano migliaia di visitatori. Invece, l’incuria, la sporcizia ed il degrado, sarebbero i tratti distintivi, se non fosse per quelle cento famiglie, che lì abitano, che a proprie spese, cercano di ridare un minimo di decoro a quelle zone. Non è accettabile che un tale patrimonio venga abbandonato, non è ammissibile che l’Amministrazione comunale faccia finta di niente ed anzi boccia, senza un reale motivo, l’atto di indirizzo che presentammo in Consiglio comunale assieme ad altri colleghi dell’opposizione. La stessa Amministrazione che, da due anni a questa parte, ignora sistematicamente le decine di lettere che i cittadini, di Passo Marinaro e di Branco Piccolo, le inviano. Eppure – spiega la  Migliore – ciò che chiediamo sono degli interventi minimi, ma necessari in nome della sicurezza e del decoro».
Le consigliere Sonia Migliore e Manuela Nicita, di concerto con l’Associazione Passo Marinaro e il Laboratorio politico culturale 2.0, hanno elaborato una serie di  azioni di protesta, tra le quali la presentazione di altri sette atti di indirizzo:
1) Area da adibire a parcheggio estivo, da individuare in relazione alla funzionalità e alle esigenze di viabilità;
2) Realizzazione di un senso unico stradale, limitatamente nella stagione estiva;
3) Pulizia e manutenzione della strade di pertinenza comunale;
4) Pulizia ordinaria e straordinaria della spiaggia che, a causa del maltempo, è diventata increscioso ricettacolo di quintali di detriti che si sono depositati a tappeto;
5) Installazione di almeno 1 bagno autopulente a servizio dei turisti e visitatori della zona;
6) Rifacimento di alcuni tratti del manto stradale della via Passo Marinaro (di cui circa 1000 mq con selciato)
7) Realizzazione di conduttura idrica da v.le Kamarina per un totale di circa 400 m di lavori ;
8) Area da adibire a campo di calcetto, secondo parametri e criteri che l’Amministrazione vorrà adottare;
9) A porre in essere, anche tramite apposita variante al PRG, un “Piano di riqualificazione turistica e ambientale”, che l’ Amministrazione vorrà delineare per le zone in oggetto;
10) A porre in essere tutti gli atti necessari , propedeutici e/o di fattibilità, per provvedere ad inserire le eventuali opere pertinenti e necessarie nel Programma Triennale delle OO. PP. 2015-2018.
«E’ semplicemente inaudito – continua la Migliore – che questi cittadini sono costretti, da un lato, a sopperire, a proprie spese, alla mancanza dei servizi essenziali, mentre, dall’altro lato, continuano a pagare regolarmente tutti i tributi, che, come si sa, è la necessaria contropartita per poter usufruire dei servizi che ogni Amministrazione è tenuta a fornire. Per questo abbiamo costituito – conclude la Migliore –, insieme all’Associazione Passo Marinaro, un Comitato, che dal prossimo fine settimana inizierà la sua protesta. I cittadini chiuderemo tutti gli accessi al mare (sono strade private), gli abitanti inizieranno lo sciopero fiscale (No Tasi, No Tari), ogni casa esporrà un lenzuolo nero alla finestra, ogni domenica organizzeremo un sit-in di due ore, sino a quando l’assessore Corallo non ci dirà quali sono i suoi progetti per le due contrade».
«Voglio premettere una cosa – dichiara Tony Battaglia presidente dell’Associazione Passo Marinaro – noi non siamo abusivi, come qualcuno vuol far credere. Noi chiediamo pochi interventi, che vanno a beneficio di tutti, cittadini e turisti. La creazione del senso unico, per esempio, oltre a migliorare la viabilità della zona, garantirebbe una maggiore sicurezza. La strada in questione, infatti, è larga appena tre metri e visto che, in estate, le macchine vengono parcheggiate sia a destra che a sinistra, un’autoambulanza avrebbe difficoltà a passare, quella via è sempre congestionata. Abbiamo chiesto, inoltre, l’autorizzazione per aprire un parcheggio pubblico, come si è fatto ogni anno, ma nonostante abbiamo già il benestare della Sovrintendenza (è un’area vincolata), ci manca quello del Comune, perché? A noi mancano i servizi essenziali, come la pulizia delle strade e delle spiagge, la conduttura idrica o quella fognaria, quindi perché dobbiamo continuare a pagare le tasse? Infine, vorrei rispondere al consigliere Porsenna, che ha detto che lì ci abitano cittadini residenti in altri comuni, ma le tasse, quei cittadini, le pagano al Comune di Ragusa e non altrove».

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