DISTRAZIONE DI SOMME.

 Egregio signor sindaco,

la sua amministrazione si è distinta, rispetto alle precedenti, per un’ampia disponibilità di somme, almeno così lei ha fatto intendere, attraverso cui ha proceduto ad una pluralità di spese, anche le meno necessarie. Non solo lei è riuscita a portare a tavola il primo piatto, ma si è spinta sin dove altri, responsabilmente, non si sarebbero mai spinti: ci ha servito l’antipasto, il secondo, la frutta, il dolce e l’amaro.

In questi giorni ho controllato alcuni dati contabili ed ho potuto appurare che lei, diciamolo subito, per pagare gli stipendi ai dipendenti comunali, ha compiuto dei salti che dir mortali è quasi lezioso: si è spinta sino a compiere operazioni contabili completamente fuori dalla legge.

Per raggiungere l’importo da pagare lei ha dato incarico di rastrellare 750.000 euro da alcuni conti a destinazione vincolata. Per coloro che non avessero i rudimenti della contabilità pubblica, un conto si dice a destinazione vincolata quando i fondi che contiene sono destinati a specifiche spese ed è assolutamente vietato utilizzarli altrimenti.

Le operazioni sono le seguenti:

 

– ha attinto 500.000 dal conto 7, intestato ai «Depositi cauzionali» e li ha passati nel conto ordinario che registrava, sino al 25 maggio, un saldo negativo di 20.400.000 euro. In questo conto, in parole povere, non c’era un centesimo; anzi, per dirla in modo più comprensibile, c’erano solo 20 milioni di debiti;

− ha preso 100.000 euro dal conto 12, intestato al «Fondo nazionale sostegno». Anche questo è un conto i cui fondi non possono toccarsi, dico per legge e nemmeno per un minuto, perché contiene somme già vincolate alla realizzazione di opere pubbliche. Per lei evidentemente le leggi sono un palliativo;

− ha preso 100.000 euro dal conto 10 intestato ai «Buoni Prelevamento BDS» e, anche in questo caso, ha attinto somme che la Regione ha accreditato al Comune per finalità specifiche e vincolate;

− ha distratto, infine, 50.000 euro dal conto 19 intestato all’imposta di soggiorno, i cui fondi vanno destinati, in modo tassativo, a sostenere i costi del Consorzio Turistico. Di certo l’operazione contabile disorienterà i membri del Consorzio, che hanno a cuore lo sviluppo del turismo modicano.

 

In questo modo il conto ordinario che abbiamo detto indebitato, è risultato meno indebitato di 750.000 euro e così la Banca ha potuto procedere al pagamento degli stipendi di maggio.

 

Queste operazioni testimoniamo lo stato di crisi in cui versa il comune di Modica e dimostrano che la situazione finanziaria rappresentata da lei sin dal suo insediamento non è mai stata quella reale.

 

Le chiedo, a questo punto, perché non ha provveduto, utilizzando gli stessi mezzi, al pagamento delle cooperative, degli operatori ecologici e dei dipendenti della SpM?

E, inoltre: ritiene di poter continuare a sostenere spese inutili fregandosene dei lavoratori che devono essere ancora pagati e mettendo a rischio, ogni giorno che passa, il pagamento degli stipendi dei dipendenti comunali?

 

In fondo la verità può sintetizzarsi in tre battute: la situazione finanziaria del Comune è estremamente critica; occorre limitare le spese ai servizi indispensabili; occorre smettere di impiegare i soldi pubblici per fini elettorali.

Le tasse che il popolo paga, il loro livello vessatorio, debbono farla riflettere. Non è facendo orecchio da mercante che si risolvono i problemi, perché prima o poi i nodi verranno al pettine. E tra questi, glielo ricordo, c’è la restituzione dell’importo della tari sottratto illegittimamente ai cittadini. Ormai, caro sindaco, i tempi delle campagne elettorali fatte coi soldi dei cittadini sono finiti.

                                                                                             

 

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